Quali sono i punti principali, finora noti, del piano redatto in seguito a una presa di contatto tra l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e Kirill Dmitriev, il principale negoziatore economico di Mosca? Vediamoli:
- La Crimea, annessa da Mosca nel 2014, verrebbe definitivamente lasciata alla Russia.
- Kiev dovrebbe cedere gli oblast' di Donetsk e Luhansk alla Russia. L'esercito ucraino si ritirerebbe dalla parte della regione di Donetsk sotto il suo controllo, che diventerebbe una zona cuscinetto smilitarizzata appartenente alla Russia. Queste due regioni, così come la Crimea, sarebbero "di fatto riconosciute come russe, anche dagli Stati Uniti".
- Gli oblast' di Kherson e Zaporizhia, nel sud del Paese, verrebbero divisi lungo l'attuale linea del fronte.
- La centrale nucleare di Zaporizhia verrebbe riavviata sotto la supervisione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) e la sua produzione di elettricità andrebbe al 50% all'Ucraina e al 50% alla Russia.
- L'esercito ucraino sarebbe limitato a 600.000 soldati.
- Kiev rinuncerebbe all'adesione alla NATO e sancirebbe questo impegno nella sua Costituzione. L'Alleanza Atlantica, da parte sua, escluderebbe qualsiasi futura adesione del Paese nei suoi statuti. La NATO si impegnerebbe a non dislocare truppe in Ucraina e a basare i propri caccia europei in Polonia. Quella della non adesione di Kiev all’alleanza atlantica è stata fin dall’inizio una condizione irrinunciabile di Mosca per sedere al tavolo dei negoziati. L'Ucraina riceverebbe “garanzie di sicurezza affidabili”, si legge nel piano, senza però specificare. “Ci si aspetta che la Russia non invaderà i paesi vicini e che la NATO non si espanderà ulteriormente”, si legge nel documento, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa.
- In base all'accordo proposto, la Russia verrebbe "reintegrata nell'economia globale" dopo quasi quattro anni di dure sanzioni e le sarebbe consentito di rientrare nel G8.
- L'Ucraina sarebbe "idonea" a entrare a far parte dell'Unione Europea.
- Il piano americano prevede la firma di un "patto di non aggressione" tra Russia, Ucraina ed Europa.
- La proposta americana prevede che le elezioni nel Paese si svolgano entro cento giorni.
- Secondo quanto riferito, è in atto un piano di ricostruzione, con gli sforzi degli Stati Uniti finanziati per un importo pari a 100 miliardi di dollari dai beni russi attualmente congelati.
- Se la Russia dovesse invadere nuovamente l'Ucraina, si troverebbe ad affrontare una risposta militare "coordinata" e sarebbe nuovamente soggetta a sanzioni internazionali.
- L'attuazione del piano sarebbe monitorata da un “consiglio di pace” presieduto da Donald Trump.
(21 NOV - deg)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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