Roma, 21 nov – “La sfida è una sfida globale, la violenza maschile contro le donne purtroppo è un fenomeno che riguarda non solo l'Italia, ma tantissimi Paesi. Legata, non ci stancheremo mai di dirlo, a una cultura che è espressione di una asimmetria di potere ancora esistente tra gli uomini e le donne, vale per l'Italia, vale per gli altri Paesi”. Così Valeria Valente, senatrice Pd componente della Commissione Femminicidio, a margine della Conferenza internazionale contro il femminicidio alla Camera. “In modo particolare, la riflessione di stamattina, così preziosa perché mette a confronto reti, Paesi e organismi internazionali, si concentra sulla creazione del reato di femminicidio – aggiunge - Una novità introdotta anche nel nostro panorama, che vedrà il 25 novembre in Parlamento il suggello di questo ulteriore passo. Noi crediamo si tratti di una novità importante, preziosa dal punto di vista simbolico, ma anche dal punto di vista di un processo sociale ineluttabile che il diritto penale, che in questo caso è il codice penale, accompagna. Ciò nonostante non ci stancheremo mai di dirlo: nessuna norma, nemmeno la migliore di questo mondo, può da sola bastare se il contesto resta quello che è, un contesto attraversato ancora da forti disparità tra uomini e donne, ma soprattutto da stereotipi e pregiudizi che attraversano anche tutti coloro che sono chiamati a interpretare e ad applicare correttamente quelle norme”. “Questa è la nostra sfida, il legislatore farà tutto il possibile – sottolinea Valente - ma credo che l'impianto normativo, anche con questi ulteriori passi come il reato di femminicidio e la modifica del 609-bis sulla violenza sessuale con l'introduzione del consenso, non sarà mai sufficiente se non sarà accompagnato da una specializzazione, una formazione adeguata degli operatori, ma anche da un contesto sociale che finalmente fa della violenza e della corretta lettura della violenza un suo paradigma. Noi dobbiamo combattere la violenza maschile contro le donne, schierandoci dalla parte delle donne che subiscono violenza, credendo alla loro parola e soprattutto non giustificando più i degli uomini autori di violenza. riuscendo ad allearci con tutti gli uomini che mostrano sensibilità e attenzione al tema” conclude la senatrice dem. (PO / Roc) ////