“Il Veneto è un successo figlio della generosità della coalizione. Alle Europee il primo partito era un altro, la proporzione tra Lega e FdI era all'inverso. Noi abbiamo messo a frutto una classe dirigente capace con ben 161 sindaci. Abbiamo scelto uno di loro, Alberto Stefani, un 32enne, che ora sarà il più giovane governatore d'Italia. Ha vinto la squadra”. Lo afferma Matteo Salvini in una intervista a La Repubblica. Dunque ora la Lombardia andrà a Fdl? “Si vota fra più di due anni, è prematuro parlarne adesso. Non ci sono veti, non abbiamo preclusioni se gli alleati vorranno suggerire un'indicazione. L'accordo con FdI prevede che il candidato sia espresso dal partito che prende più voti. Se la Lombardia andrà al voto a scadenza naturale, vedremo alle politiche quale sarà il partito più forte”. Zaia che farà, con le sue 203mila preferenze? “Lo vedrò e ne parlerò con lui. Ha ottenuto un grande risultato. Vedremo se vuole restare in Regione, in primavera c'è l'elezione del sindaco di Venezia. C'è l'uninominale che lascerà Stefani”. Alle politiche del '27, Meloni sarà candidata premier della coalizione? “Sta facendo molto bene il premier, spero continui” e “visto che sarà Meloni la candidata premier, sarebbe curioso tenere la scritta Salvini premier. Alberto da Giussano invece resterà”. Per il Ponte sullo Stretto “sono ansioso di leggerei punti critici dal punto di vista delle Corte dei conti. Se le nostre deduzioni saranno recepite, partiremo a febbraio. Altrimenti inizieremo per giugno. Comunque si parte”. L'avvio dei cantieri l'ha annunciato più volte ma è sempre slittato. Tutta colpa dei magistrati? “No, no. La Corte dei conti è arrivata alla fine, prima l'Europa ci ha chiesto supplementi di informazioni e anche le indagini ambientali hanno richiesto qualche mese in più. Sono determinato: oggi è venuto a trovarmi l'ambasciatore cinese e la prima cosa che mi ha chiesto è proprio la situazione del ponte. Certo, è complicato spiegargli della Corte dei conti, lì in Cina hanno la filiera più corta”.
Il piano Usa sull’Ucraina “è notevole, ambizioso, anche se qualcuno lo deride. Ma gli unici due che devono darne un giudizio sono le parti in conflitto, Putin e Zelensky. Spero che nessuno si metta di traverso” inoltre aggiunhe. Sarebbe sempre l'Ue a mettersi di traverso, perché ha presentato un contro-piano? “Sì. Lavoriamo sulla bozza di Trump, condivido le parole della presidente del Consiglio”. Per molti il piano originale era una resa... “Facciamolo decidere agli ucraini, se Zelensky per primo ci sta lavorando... L'impressione è che qualcuno a Parigi e Berlino abbia problemi interni e voglia proseguire la guerra, magari per vendere armi”. Voterà per rinnovare gli aiuti militari a Kiev? “L'abbiamo sempre fatto, ma il tema corruzione non pub essere ignorato. Vogliamo vederci chiaro prima di muoverci. Se ci sarà l'accordo di pace, poi, il tema non si pone. Se finisce il conflitto ho già una lista di centinaia imprenditori che vogliono andare in Ucraina per la ricostruzione e in Russia per riaprire i canali commerciali”. (26 nov - red)
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