In prima lettura al Senato ieri è stato approvato il ddl "Tutela dell'agroalimentare" italiano. “Nato da un provvedimento presentato dal magistrato Giancarlo Caselli, presidente scientifico dell'Osservatorio sulle agromafie della Coldiretti, e rimasto nei cassetti dal 2015 – scrive Il Mattino -, il testo di legge rafforza la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera con pene pesanti per le frodi e l'agropirateria e un'attenzione particolare alla protezione delle Indicazioni geografiche”. Un passo storico l'ha definito Coldiretti che ne è stata l'ispiratrice. A livello di prodotti oltre al divieto di usare impropriamente il termine latte sono previsti interventi straordinari per la filiera bufalina con l'istituzione di una piattaforma informatizzata nazionale che consentirà di tracciare i movimenti del latte di bufala e dei derivati. Sanzioni salate fino a 48mila euro o al 3% del fatturato per chi non rispetta le regole lungo tutta la filiera. Lollobrigida ha garantito che il Governo supporterà con forza il modello produttivo delle Dop e Igp anche in ogni contesto internazionale. E brinda un protagonista come la mozzarella di bufala campana Dop che è uscita dal recinto "locale" spiccando il volo sui mercati mondiali e diventando ambasciatrice delle eccellenze nazionali nei principali appuntamenti dell'ultimo anno, dal Giappone agli Stati Uniti. Il campione campano, secondo il rapporto Ismea-Qualivita, presentato ieri, è quarto tra le prime 15 Dop e Igp e vale 529 milioni di euro, mentre il numero 10 è la pasta di Gragnano Igp (303 milioni, +11%). Tra i big, soprattutto per quanto riguarda l'export, spicca il Pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese Nocerino Dop che ha visto aumentare del 75,8% il valore delle spedizioni estere a fronte di un balzo del 75% della produzione. Il settore nel 2024 ha raggiunto un valore di 20,7 miliardi, con un balzo del 25% negli ultimi cinque anni, un giro d'affari all'export di 12,3 miliardi (+8,2% rispetto all'anno precedente e del 24% nel quinquennio) e un incremento dell'1,6% di occupati a oltre 864mila unità. Volano formaggi, ortofrutta, cereali e olio d'oliva, prodotti della Dieta Mediterranea a forte traino meridionale. Va bene anche il vino sostenuto dall'export a quota 7 miliardi (+5,2% in un anno e +66% dal 2014). I mercati esteri apprezzano Dop e Igp nazionali, ma anche gli italiani spendono di più nei canali della grande distribuzione. La spesa infatti è salita dell'1,1% a 6,2 miliardi (4,3 per il cibo e 1,9 per il vino) e a tirare la volata è il Sud con l'incremento maggiore pari a +4,7%. (27 nov - red)
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