Il presidente russo Vladimir Putin è in India per una visita ufficiale di due giorni, accolto personalmente dal primo ministro indiano Narendra Modi. Lo ha fatto sapere la Tass. I colloqui tra i due, secondo quanto riportato dai media indiani, si concentreranno sul rafforzamento della collaborazione nell’ambito della difesa e sulle relazioni commerciali. Il leader russo è accompagnato dal ministro della Difesa Andrei Belousov, presente per discutere di possibili accordi su aerei da combattimento e sistemi di difesa aerea. Il vertice è previsto per domani. Sullo sfondo, le pressioni statunitensi affinché l’India smetta di acquistare petrolio da Mosca e i negoziati in corso sui dazi tra Washington e New Delhi.
Il presidente francese Emmanuel Macron, intanto, è ancora in Cina da mercoledì per la sua quarta visita di Stato nel Paese. Il presidente cinese Xi Jinping l’ha accolto con una cerimonia di benvenuto in suo onore. Incontrando il suo omologo, Macron ha affermato che la Cina ha la “capacità decisiva” per poter influenzare il cessate il fuoco in Ucraina, oltre a dire che i due Paesi devono superare le loro differenze “per il bene comune”. Da parte sua, Xi Jinping ha auspicato “legami più stabili” tra Cina e Francia, chiedendo una vera e propria “partnership strategica” ad ampio raggio. I due leader hanno anche condiviso le loro preoccupazioni sulla tenuta dell’ordine internazionale. Da un lato Xi ha rimarcato la necessità di difendere “il multilateralismo” come base delle relazioni internazionali (assicurando di voler sostenere tutti gli sforzi favorevoli per la pace in Ucraina), dall’altro il titolare dell’Eliseo ha ribadito l’appello affinché la Cina sostenga la posizione dell'Europa sul conflitto russo-ucraino, mettendo in guardia sui rischi legati alla “disintegrazione dell’ordine mondiale”.
Permane, tuttavia, grande preoccupazione in Ue, nonostante i tentativi francesi di coinvolgere la Cina nella soluzione della guerra. Come rivelato dal settimanale tedesco Der Spiegel, i leader dell’Unione avrebbero espresso lunedì, in una video call, forte diffidenza verso gli sforzi degli Stati Uniti nella negoziazione della fine della guerra in Ucraina. Alla riunione online avrebbe partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Macron e Merz, ha specificato il settimanale, avrebbero manifestato scetticismo sulla capacità dei negoziatori statunitensi di tutelare gli interessi di Kiev. Il riferimento sarebbe al viaggio degli inviati americani a Mosca per incontrare Vladimir Putin. La sfiducia sarebbe condivisa, secondo gli appunti citati dal settimanale, anche dal segretario generale della Nato Mark Rutte, che avrebbe sottolineato la necessità di proteggere Zelensky. (4 DIC - gci)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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