Roma, 10 dic - “Oggi abbiamo presentato un pacchetto organico di misure normative, una proposta di legge e una mozione che l'affianca, proprio per aiutare le donne, ma anche gli adolescenti e i minori vittime di violenza digitale, la famosa violenza in rete, che purtroppo colpisce in maniera psicologica, in maniera emotiva, mina la loro autodeterminazione e purtroppo in alcuni casi può portare anche a esiti tragici”. Così Daniela Morfino, deputata M5S , che ha promosso alla Camera una conferenza stampa per presentare la proposte dei pentastellati per prevenire e arginare la violenza in rete. “La violenza digitale è una nuova frontiera della violenza di genere” ha affermato in conferenza stampa il presidente M5S Giuseppe Conte, per poi aggiungere che “la battaglia contro il sessismo digitale è una battaglia che dobbiamo fare tutti insieme". “Abbiamo presentato questo pacchetto, ci crediamo fortemente – ribadisce Morfino - e pensiamo soprattutto che il Parlamento deve prendersene carico, non deve essere una ‘bandierina’ di un unico partito, ma dobbiamo riuscire a incardinarlo e a votarlo insieme, perché la violenza digitale è una violenza che ci riguarda tutti”.
“L’Europa si è mossa attraverso alcune direttive anche recenti, una del 2022 e un'altra del 2024, quest'ultima riguardante l'intelligenza artificiale” ricorda Giuseppe Antoci, europarlamentare M5S, per poi aggiungere: “Il tema importante è che questa proposta di legge e questa mozione scardinano un sistema, che è quello della solitudine delle donne. Donne che spesso si sono trovate con più interlocutori, costrette a girare più uffici, raccontare più volte le stesse cose. Questa proposta invece individua un soggetto che si occupa del caso, delle varie attività, dei vari protocolli e soprattutto inserisce una fattispecie penale. E' ancora un avanzamento rispetto alle norme che noi in Europa stiamo approntando e questa iniziativa può aiutare anche a inserire all'interno delle fattispecie di reati da far recepire agli Stati membri. Ecco, questo è un impegno di dignità. Noi dobbiamo fare il ‘salto del fosso’ e mettere al primo posto la dignità di chi subisce le violenze piuttosto che i ‘clic’, i ‘cuoricini’ di un sistema che fa diventare virale molto spesso anche cose che oggi l'intelligenza artificiale fa apparire vere e invece non lo sono. Ecco – conclude Antoci - stare vicino alle donne significa tentare di ‘sposare’ questa proposta di legge e spero che questo lo faccia il Parlamento nella sua interezza al di là dei colori politici”. (Roc)
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