Roma, 10 dic – “Sono 74 le persone detenute che si sono tolte la vita nelle carceri italiane dall’inizio del 2025 fino a ieri, 9 dicembre. Sappiamo purtroppo che manca ancora qualche giorno alla fine dell’anno e sappiamo quanto siano frequenti e drammatici questi numeri”. Lo ha dichiarato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi a Piazza Montecitorio, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, durante il sit-in dell’11ª edizione del Memorial Stefano Cucchi. Davanti alla Camera dei deputati è stata allestita un’installazione simbolica con 74 sagome, una per ogni detenuto e detenuta morti per suicidio dall’inizio dell’anno. L’iniziativa, promossa da decine di associazioni, attivisti e operatori del settore, è un appello rivolto alle istituzioni per chiedere un intervento immediato e fermare quelle che gli organizzatori definiscono “morti di Stato”. “Queste sagome sono importanti oggi, 10 dicembre, nella Giornata mondiale per i diritti umani, di fronte al Parlamento – ha aggiunto Cucchi – perché devono ricordare, devono risvegliare le coscienze. Dietro ogni sagoma senza volto, con un nome o senza nome, c’è una storia, un vissuto, per quanto lo si voglia ignorare”. La senatrice ha sottolineato come in molti casi sulle sagome compaia la dicitura “sconosciuto”, a testimonianza di “quanto poco valgano quelle vite”. Richiamando il senso del Memorial dedicato al fratello Stefano, Cucchi ha ribadito la dimensione collettiva della battaglia per i diritti delle persone private della libertà: “Non è una battaglia individuale. Da soli non si fa niente. È una battaglia necessariamente collettiva, per dare voce a tutte queste persone e a tutti gli ultimi che di voce non ne hanno”. Un monito, infine, alle istituzioni e al dibattito politico sulle carceri: “Le persone detenute nelle mani dello Stato spesso non sono trattate come dovrebbero essere. In queste settimane il tema delle carceri sembra aver ripreso piede con dichiarazioni particolari. Temo che anche questa volta si faccia di un problema così serio l’ennesimo spot elettorale. Questo non mi sta bene: non si fa politica sulla pelle della gente”.
(PO / Sis)