Roma, 10 dic – Torna anche nel 2025 la Pigotta Unicef, la bambola di pezza simbolo di solidarietà che da quasi quarant’anni accompagna le campagne dell’Unicef a sostegno dei bambini più vulnerabili nel mondo. Un’iniziativa presentata al Senato, alla presenza di tanti bambini, che ha unito l’impegno per i diritti dell’infanzia e il valore educativo della partecipazione, proprio nei giorni che portano alle festività natalizie. Ogni Pigotta adottata contribuisce infatti a sostenere l’organizzazione nel suo lavoro quotidiano: portare vaccini, alimenti terapeutici, medicinali, costruire pozzi e scuole, garantire assistenza ai bambini in pericolo ovunque si trovino. Con una donazione minima di 20 euro, chiunque può adottare una Pigotta e affiancare l’Unicef nella tutela dei diritti dell’infanzia. A sottolineare il valore dell’iniziativa è stata la presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, Stefania Pucciarelli (Lega). “Grazie a questa magia, dove i volontari realizzano queste meravigliose bambole, il ricavato va ad aiutare bambini che in alcune realtà del mondo rischiano di morire ogni giorno per denutrizione o per la carenza di medicinali. Sono bambole magiche”, ha detto. Pucciarelli ha espresso orgoglio per l’iniziativa ospitata in Senato, definendo la presenza dei più piccoli “una ventata di allegria, di naturalezza e di ottimismo per il futuro”. “I bambini sono il nostro futuro – ha aggiunto – e attraverso la loro testimonianza possiamo pensare di aiutare coetanei che oggi vivono in grandi difficoltà”. La senatrice ha ricordato come la Pigotta sia un progetto di lunga durata: “Sono 37 anni che l’Unicef porta avanti questa iniziativa, grazie alla quale due milioni di bambini sono stati aiutati e si sono salvati. È davvero un progetto lodevole”.
Sul significato dell’iniziativa è intervenuto anche Paolo Rozera, presidente di Unicef Italia. “È stato bellissimo essere qui in Senato, in una giornata dedicata ai diritti umani, insieme alla Commissione e a tanti bambini, che sono stati i veri protagonisti”, ha detto. Rozera ha ricordato come la Pigotta, realizzata dai volontari, permetta di raccogliere fondi destinati ai bambini “più sfortunati, che lottano per la propria vita a causa di malnutrizione, mancanza di acqua e malattie”. “Grazie al lavoro dei volontari – nelle scuole, nelle aziende, nei comuni, ovunque – riusciamo a portare speranza”, ha aggiunto. “Oggi abbiamo ascoltato parole di speranza e di pace, e i bambini ci hanno regalato gioia ed entusiasmo perché sono coinvolti in prima persona in questo progetto”. Un’iniziativa che, ha concluso Rozera, è “un’immersione nella speranza e nella gioia”, proprio quella che i bambini sanno trasmettere guardando al futuro.
(PO / Sis)