"Abbiamo ascoltato alcuni sindaci di diverse città d'Italia che ci hanno lanciato un grido d'allarme. Le scuole legate al Pnrr rischiano di non vedere la luce. È ora di smetterla di nascondere la polvere sotto al tappeto, di far finta che tutto stia andando bene. È ora che la politica scenda in campo e dia a questi sindaci delle risposte, le dia a loro, ai cittadini e alla comunità scolastica". Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenuta a Montecitorio alla conferenza stampa “Scuole e Pnrr - Scongiurare il fallimento”. Cosa succede alle scuole che dovrebbero essere sostituite con edifici sicuri, moderni e sostenibili grazie alle risorse del Pnrr se dopo la demolizione intervengono ritardi, inadempienze o fallimenti delle ditte appaltatrici che compromettono il completamento dei lavori? Questo il focus della conferenza stampa: tra le voci degli amministratori intervenuti a Montecitorio, il sindaco del comune reggiano di San Polo d'Enza, Franco Palù. "Il nostro impegno - aggiunge Ascani - è quello di ascoltarli. Chiediamo a tutti i sindaci d'Italia di segnalarci situazioni simili, in cui appunto progetti Pnrr non riescono ad essere realizzati perché le imprese sono fallite, perché non si riesce a scorrere la graduatoria, le scuole sono demolite e non ricostruite. Insomma, chiediamo loro di farci conoscere queste situazioni perché possiamo rendere edotto il governo ai massimi livelli. È ora di dare delle risposte: non si può pensare che a pagare lo scotto e gli errori di altri siano gli enti locali e i sindaci. Noi questo non lo consentiremo" assicura la parlamentare dem. "Ad oggi - sottolinea il deputato Pd Piero De Luca - sono stati spesi 92 miliardi del Pnrr, mancano 100 miliardi di euro del piano da spendere nel prossimo anno. Gli obiettivi raggiunti sono il 63%. La scuola aveva 17 miliardi stanziati, ma la spesa ad oggi si attesta al 50%". "Abbiamo - rimarca De Luca - cantieri aperti e scuole demolite, ci sono ritardi negli interventi". Da parte dei sindaci arriva "un allarme, è una sollecitazione forte che vogliamo lanciare anche al ministero, proprio perché molti Comuni registrano difficoltà a portare a compimento gli importanti progetti di edilizia scolastica che sono stati finanziati grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza" così Irene Manzi, deputata Pd, intervenuta a Montecitorio alla conferenza stampa “Scuole e PNRR - Scongiurare il fallimento”. "Ed è qualcosa appunto - aggiunge la capogruppo dem in Commissione Istruzione - che non può essere affrontato solo burocraticamente, ma che richiede un'attenzione e una sensibilità politica essenzialmente. Quindi è una sollecitazione al ministero ad essere a fianco ancora più intensamente dei Comuni, proprio perché ci sono realtà che per appalti non aggiudicati direttamente dal Comune, ma da Invitalia per esempio, registrano una situazione di stallo. Di fronte a questo genere di allarme, di fronte all'effetto che la perdita di una scuola può avere su una comunità, è chiaro che non si può far finta di nulla e l'obiettivo comune della politica dovrebbe essere proprio quello di non sprecare la grande opportunità, la grande occasione che il Pnrr ha rappresentato, anche per le edilizie scolastiche" conclude Manzi. "Nel caso del comune di San Polo - afferma la deputata Pd Ilenia Malavasi - come degli altri sindaci che ci hanno contattato, siamo molto in ritardo: le scuole sono state demolite, ma la ricostruzione va a rilento. Parliamo di amministrazioni che non hanno fatto la gara direttamente, ma si sono affidate a Invitalia, che ha gestito oltre 131 appalti. Non hanno scelto direttamente loro il progetto perché c'era un bando nazionale, una sorta di concorso di idee per individuare anche i progettisti a livello nazionale e oggi, pur avendo messo a disposizione il proprio territorio, non hanno ovviamente la scuola. Quindi la paura è che a settembre la scuola non venga completata, che i bambini non possano avere una scuola in cui rientrare, considerando l'incapacità dei Comuni di pensare a bandi o mutui per realizzare ovviamente quella scuola che oggi non c'è più. Quindi una richiesta di aiuto per capire in che modo supportare le amministrazioni nella realizzazione di questi edifici che sono importantissimi per garantire il rientro a scuola e anche una buona qualità didattica nel nostro territorio" conclude la parlamentare dem. (PO / Roc)
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