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MOSCA: CESSATE FUOCO
SE KIEV VIA DA DONBASS

MOSCA: CESSATE FUOCO <BR> SE KIEV VIA DA DONBASS

Sui negoziati per la pace in Ucraina pesa il nodo irrisolto del Donbass. Da una parte gli Stati Uniti stanno puntando a convincere l’Ucraina a cedere la regione, ma la risposta di Kiev è stata che dovrebbero decidere i cittadini attraverso un referendum. Il Cremlino, invece, non è stato ancora convinto dalle proposte inserite nel piano di pace, oltre a specificare che un eventuale cessate il fuoco potrebbe verificarsi “solo dopo il ritiro delle truppe ucraine” dal Donbass. A dirlo è stato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dall'agenzia Interfax, aggiungendo che “questo è uno dei requisiti che gli americani impongono” a Kiev. L’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, inoltre, ha smentito le interpretazioni di Le Monde secondo cui l’Ucraina sarebbe disposta ad accettare la presenza di una zona cuscinetto nel Donbass. Parlando del piano, per Zelensky l’obiettivo dei colloqui in Europa, previsti da questo weekend fino all'inizio della prossima settimana, è fare in modo che alcune delle proposte che la Russia considera inaccettabili vengano inserite nel piano statunitense. Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dalle agenzie russe Tass e Interfax, ha tuttavia frenato: “Non credo che saremo completamente soddisfatti - ha affermato - Non abbiamo visto alcuna versione modificata dei piani americani. Quando la vedremo, potremmo non gradire molte cose”. Ha proseguito: “Ciò che gli americani stanno attualmente coordinando con europei e ucraini deve prima o poi esserci mostrato, il che naturalmente provocherà la nostra risposta appropriata”. Una piccola apertura è arrivata dal presidente statunitense Donald Trump, il quale ha sottolineato che gli USA sarebbero disposti a contribuire nel supportare l’Ucraina come parte di un accordo di sicurezza per far finire la guerra, in quanto “fattore necessario” per una soluzione. Al riguardo, il tycoon ha detto che il suo Paese è coinvolto nelle trattative e non nella guerra e che sull’incontro di sabato “parteciperemo se pensiamo che si siano buone chance” di un accordo.

Da parte russa, poi, è iniziato il contrattacco verso l’eventuale utilizzo degli asset russi per sostenere l’Ucraina nel conflitto. La Banca Centrale di Russia, ha riferito la Tass, ha intentato una causa contro Euroclear presso la Corte Arbitrale di Mosca. In un comunicato al riguardo, ha chiarito che “in relazione alle azioni illegali del depositario Euroclear, che stanno causando perdite alla Banca di Russia, nonché in relazione ai meccanismi ufficialmente esaminati dalla Commissione Europea per l’utilizzo diretto o indiretto degli asset russi senza il nostro consenso, la Banca di Russia sta intentando una causa presso la Corte Arbitrale di Mosca contro il depositario Euroclear per ottenere il risarcimento dei danni causati”. L’obiettivo, ha osservato ancora la Tass citando l’ufficio stampa dell’autorità di regolamentazione, sarebbe quello di contestare qualsiasi utilizzo diretto o indiretto dei suoi beni congelati all’estero in tutti i tribunali disponibili, comprese le organizzazioni internazionali. La pubblicazione e la successiva attuazione dei regolamenti annunciati dalla Commissione Europea, “comporteranno la contestazione incondizionata da parte della Banca di Russia di qualsiasi azione diretta o indiretta che comporti l'utilizzo non autorizzato dei beni della Banca di Russia”. La decisione, ha avvertito, coinvolgerebbe “tutte le autorità competenti disponibili, inclusi tribunali nazionali, organi giudiziari di Stati esteri e organizzazioni internazionali, tribunali arbitrali e altri organi giudiziari internazionali, con conseguente esecuzione delle decisioni giudiziarie nel territorio degli Stati membri delle Nazioni Unite”.

Sul campo, invece, Zelensky ha commentato su Telegram la sua visita a Kupyansk. “I nostri soldati qui stanno ottenendo risultati per l’Ucraina - ha dichiarato - Molti russi hanno parlato di Kupyansk. Sono stato lì, ho salutato i ragazzi. Grazie a ogni unità, a tutti coloro che stanno combattendo qui, a tutti coloro che stanno distruggendo l'occupante”. Inoltre, ha spiegato che “oggi è estremamente importante ottenere risultati sul fronte, in modo che l’Ucraina possa ottenere risultati nella diplomazia. È così che funziona: tutte le nostre forti posizioni all’interno del Paese sono posizioni forti nella discussione sulla fine della guerra”.

Sono proseguiti, infine, gli scontri. Il presidente della regione di Dnipropetrovsk, Vladislav Gaivanenko, ha reso noto su Telegram che una persona è stata uccisa e altre quattro ferite in un attacco russo alla città di Pavlohrad. Per quanto riguarda la Russia, il Ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che le difese aeree hanno abbattuto 90 droni ucraini in diverse regioni. “Durante la notte le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 90 droni ucraini ad ala fissa - ha spiegato il Ministero in una nota - 63 sulla regione di Bryansk, otto sulla regione di Yaroslavl, quattro sulla regione di Mosca, tre ciascuno sulle regioni di Smolensk e Tver e sulle acque del Mar Nero, due ciascuno sulle regioni di Tambov e Tula, e uno ciascuno sulle regioni di Orel e Rostov”. (12 DIC - gci)

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