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Dl Sicurezza Lavoro, Barzotti (M5S): 5 motivi per il nostro no, non ci fidiamo più

Roma, 17 dic- No secco del Movimento 5 Stelle alla fiducia sul decreto del governo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, non per uno ma per almeno 5 motivi: a illustrali è Valentina Barzotti, deputata M5S: “Primo, la forma è sostanza. Come al solito non c'è stato nessun tipo di dibattito qui in Parlamento, stiamo semplicemente ratificando un qualcosa che è stato deciso altrove, come è solita fare tra l'altro la ministra Calderone: penso ad esempio al piano integrato che si è auto-intestata senza nessuna delega da parte del Parlamento”. Due, “sempre troppa burocrazia e zero visione in materia di salute e sicurezza. Sul lavoro si fanno sempre degli interventi spot, l'abbiamo visto in questi tre anni, che però non hanno nessun tipo di impatto concreto sulla vita dei cittadini; Tre: poche risorse. Se andiamo a vedere dei milioni promessi dalla ministra Calderone, c'è poco e niente all'interno di questo testo”. Quattro, prosegue Barzotti, “davvero troppa ipocrisia perché si parla di sicurezza, ma poi alla fine non riusciamo mai a vedere degli interventi puntuali e concreti che vadano effettivamente a correggere, tutelare le persone nella loro dimensione umana, nella loro dimensione di tutela della salute mentale e fisica sui luoghi di lavoro”. Quinto e ultimo motivo “non crediamo assolutamente più alle promesse di questo governo”. Ma il Movimento 5 Stelle insiste anche sulla necessità di una Procura nazionale dedicata alla sicurezza sul lavoro, sul reato di omicidio sul lavoro, e sul fatto che manchino misure contro i nuovi rischi legati al digitale, tra cui il diritto alla disconnessione, e il contrasto al sistema di appalti e subappalti a cascata.

(PO / Sis)

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