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Sicurezza, da M5S la proposta anti-borseggio con Cicalone testimonial

Roma, 18 dic - Contrastare in modo strutturale il fenomeno del borseggio e restituire ai cittadini la libertà di muoversi in sicurezza. l’obiettivo della proposta di legge “Muoversi in sicurezza”, presentata oggi in conferenza stampa dalla deputata del Movimento 5 Stelle Marianna Ricciardi, insieme a rappresentanti delle forze di polizia e della società civile, tra cui il noto youtuber Cicalone, al secolo Simone Ruzzi. “La nostra è una proposta che interviene a 360 gradi – ha spiegato Ricciardi – per prevenire e contrastare una vera e propria piaga. Oggi fare il borseggiatore in Italia conviene, e questo non è più accettabile”. Tra i punti centrali del testo c’è il ripristino della procedibilità d’ufficio per il reato di furto con destrezza. Attualmente, ha ricordato la deputata, il reato è perseguibile solo a querela di parte: “Se un cittadino o un turista non denuncia, anche se le forze dell’ordine fermano il borseggiatore sul posto, non possono procedere. Ma la sicurezza non è solo un interesse individuale, è un interesse della collettività”. La proposta prevede inoltre l’istituzione di un osservatorio nazionale sul borseggio, con il compito di monitorare l’andamento del fenomeno nel tempo e nei territori. “I dati servono per conoscere il problema, capire dove e quando colpisce di più e valutare l’efficacia delle misure adottate”, ha sottolineato Ricciardi. Un altro capitolo riguarda il rafforzamento del coordinamento sul territorio, con l’obbligo per le prefetture di attivare piani straordinari che coinvolgano Polizia di Stato, carabinieri e polizia locale. Nel testo è previsto anche un ruolo per le guardie particolari giurate, che acquisirebbero la qualifica di agenti ausiliari di pubblica sicurezza, per intervenire in modo coordinato nel contrasto ai borseggi.
A sostenere l’impianto della proposta è intervenuto Domenico Pianese, segretario generale del Coisp, che ha richiamato le gravi carenze di organico delle forze di polizia. “Dal 2009, con il blocco del turnover, le carenze si sono sedimentate: oggi la sola Polizia di Stato ha 11mila agenti in meno rispetto alle necessità”, ha detto, ricordando che i furti rappresentano il 44% dei reati commessi in Italia. Pianese ha definito “fondamentale” il ritorno alla procedibilità d’ufficio: “È una questione di dignità del lavoro delle forze dell’ordine e di deterrenza. Oggi fermiamo le stesse persone decine di volte e queste tornano subito libere, con procedimenti destinati a prescriversi”. Nel dibattito è emerso anche il tema della recidiva e dello sfruttamento dei minori da parte di bande organizzate. “Ci sono soggetti arrestati anche 50 volte per borseggio che continuano a delinquere – ha denunciato Pianese – e bambini costretti a rubare. È un tema di sicurezza, ma anche di tutela dei minori”. Molto duro l’intervento di ‘Cicalone’, che ha portato il punto di vista delle vittime. “Non esiste il furto romantico con destrezza – ha affermato – oggi sono violenze vere e proprie: ti strappano le cose, ti minacciano, ti mettono le mani addosso”. Ruzzi ha richiamato anche l’impatto del fenomeno sull’immagine dell’Italia all’estero: “I turisti derubati raccontano sui social di un Paese insicuro, e quei messaggi arrivano a miliardi di persone”. Critiche anche al sistema di raccolta delle denunce, definito “arcaico e scoraggiante”: “Ore di attesa per una denuncia standard che potrebbe essere digitalizzata. Così si fa perdere tempo ai cittadini e si tolgono risorse alle forze dell’ordine”, ha detto, chiedendo procedure online più semplici e rapide. “Il punto di vista della vittima deve essere il cardine di ogni discussione – ha concluso Ruzzi – perché se la vittima non si sente tutelata, la giustizia perde credibilità”. Un concetto rilanciato anche da Ricciardi, che ha ribadito il duplice obiettivo della proposta: “Colpire chi delinque e restituire ai cittadini la sicurezza di potersi muovere liberamente, sapendo che lo Stato è dalla loro parte”.
(PO / Sis)

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