Il 2025 si conferma un anno da record per il turismo italiano, con numeri in forte crescita e risultati che posizionano l’Italia ai vertici europei. È quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta ieri a Roma dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, nel corso della quale è stato presentato un primo bilancio dell’anno, insieme agli obiettivi futuri e all’evoluzione delle strategie di promozione. Secondo i dati illustrati dal ministro, nei primi nove mesi del 2025 le presenze hanno raggiunto quota 406 milioni, con una crescita di circa il 3%. Le stime previsionali indicano una chiusura d’anno a 479,7 milioni di presenze. “Il turismo nell’anno 2025 gode di ottima salute”, ha dichiarato Santanchè, sottolineando come l’Italia abbia superato la Francia nel confronto europeo, risultato attribuito in primis al lavoro di imprenditori e lavoratori della filiera, oltre che alla sinergia con il governo.
Nel periodo gennaio-settembre, l’Italia si colloca in linea con la Spagna e supera Francia, Germania e Grecia per presenze complessive. La componente estera rappresenta il 55% dei flussi totali, con 224,8 milioni di presenze straniere (+4% sul 2024). In aumento anche la permanenza media, salita a 3,58 notti, superiore a quella dei principali competitor. Risultati che si riflettono sulla solidità economica del settore, con un attivo record della bilancia dei pagamenti turistica pari a 19,6 miliardi di euro e una spesa internazionale di 46,4 miliardi. Particolarmente positive anche le previsioni per le festività: tra Natale e Capodanno sono attese circa 20 milioni di presenze, in crescita dell’1,5% rispetto al 2024. “I numeri dei visitatori sono importanti, ma dobbiamo puntare alla qualità e non alla quantità”, ha affermato il ministro, evidenziando l’aumento della spesa turistica e la riduzione del turismo “mordi e fuggi”.
Sul fronte territoriale, dicembre vedrà oltre 20 milioni di presenze, con la montagna tra le destinazioni più richieste e una forte crescita delle regioni del Sud, guidate da Calabria, Molise, Basilicata, Puglia e Campania. Parallelamente, Santanchè ha indicato nell’undertourism una delle principali sfide future: “Il 75% dei turisti si concentra sul 4% del territorio nazionale”, ha spiegato, annunciando politiche mirate a valorizzare aree interne, borghi e isole minori. In questo contesto, il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale UNESCO viene indicato come un volano per i 5.600 borghi italiani.
Ampio spazio è stato dedicato anche alla promozione digitale. Italia.it si è affermato come primo portale turistico ufficiale in Europa, con 22,7 milioni di visite e 16,3 milioni di utenti unici, all’interno dell’ecosistema del Tourism Digital Hub del PNRR che coinvolge oltre 38 mila imprese. “Una performance che evidenzia la capacità dell’Italia di fare sistema”, ha commentato Santanchè, richiamando il ruolo delle campagne di comunicazione rivolte ai mercati esteri. In questo quadro si inserisce “Welcome to Meraviglia”, evoluzione della campagna della Venere influencer: la testimonial diventa ora reale e girerà l’Italia per raccontarne territori ed esperienze, con il coinvolgimento delle Regioni e di ENIT. Infine, il ministro ha annunciato la terza edizione del Forum Internazionale del Turismo, in programma a Milano il 23 e 24 gennaio 2026, dedicato in particolare alle strategie di contrasto all’undertourism e alla gestione intelligente dei flussi. (19 DIC - red)
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