Il disegno di legge di Bilancio approda questa mattina in Aula al Senato, dopo un percorso travagliato e l'approvazione del Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre. I tempi sono strettissimi: la manovra dovrà essere approvata dai senatori entro Natale per evitare l'esercizio provvisorio di bilancio, con il via libera definitivo alla Camera atteso per il 30 dicembre. Le scadenze incombenti hanno costretto il governo a mettere da parte le recenti tensioni interne, in particolare con la Lega sul fronte pensioni. Ieri, all'indomani dell'approvazione in commissione Bilancio senza la temuta stretta sull'uscita anticipata dal lavoro, il vicepremier Matteo Salvini ha gettato acqua sul fuoco: "Nessun rischio di crisi di governo". Salvini ha rivendicato lo stop all'allungamento dell'età pensionabile, affermando: "Abbiamo chiesto 10 miliardi di euro alle banche e abbiamo ottenuto che non ci sarà l'aggravamento delle condizioni per andare in pensione, cosa che per me sarebbe stata inaccettabile".
L'ultimo scontro tra maggioranza e opposizione è esploso sulla riapertura del condono edilizio. Il governo ha però spento subito il rischio di ostruzionismo trasformando la proposta in un ordine del giorno. In un sabato prenatalizio concitato, è così arrivato il via libera al nuovo maxi-emendamento dell'esecutivo. Le ultime modifiche hanno visto la cancellazione delle norme sul riscatto della laurea e sulle finestre allungate per la pensione anticipata, introducendo invece più tagli per l'anticipo pensionistico per i precoci e lo stop al cumulo con i fondi complementari. Sono state inserite anche misure di aiuto alle imprese e il silenzio assenso per il Tfr dei nuovi assunti. La manovra ha trovato la sua forma definitiva dopo ore di tira e molla che non ha mai riguardato però il tema delle armi all'Ucraina, dove le distanze sono ammesse ma il voto della coalizione è finora sempre stato unitario. Restano le voci critiche, come quella del senatore leghista Claudio Borghi, che rivendica il ruolo di "bastian contrario", specie sul riscatto della laurea a fini pensionistici, scrivendo su X: "Se qualcuno pensava che il lavoro del senatore di maggioranza fosse quello di dire sempre di sì, mi sa che non ha capito bene".
Nel merito, le novità di rilievo includono l'impossibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando gli importi di previdenza complementare e l'aumento dei tagli all'anticipo pensionistico per i lavoratori precoci e per chi svolge mansioni usuranti. Via libera anche a un intervento a favore dell’editoria: il Fondo per il pluralismo viene incrementato di 60 milioni di euro. Una scelta definita “strategica” dal sottosegretario Alberto Barachini, che ha sottolineato le difficoltà di un settore messo sotto pressione dalla concorrenza delle grandi piattaforme digitali e dall’aumento dei costi.
Dura la reazione delle opposizioni. La leader Pd Elly Schlein boccia la manovra, definendola "fatta tagliando le pensioni, sulla pelle di chi ha lavorato una vita, che colpisce la sanità pubblica, mentre sei milioni di persone rinunciano alle cure, che taglia scuola e università". Per Giuseppe Conte (M5S), la manovra è "misera e ingiusta", pur sottolineando il successo nell'aver scongiurato "obbrobri come la corsa al condono e l’innalzamento del tetto del contante a 10 mila euro". Eppure, secondo un sondaggio di "Affari Italiani", il 58,9% degli italiani approva la legge di Bilancio. La premier Giorgia Meloni sorride: "Ci incoraggia e ci responsabilizza ancora di più". (22 DIC - red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione