A due giorni dal Natale gli acquisti per la tavola entrano nel vivo, ma il quadro resta improntato alla prudenza: per la cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre la spesa complessiva stimata è pari a circa 3,3 miliardi di euro, in lieve calo (circa -5%) rispetto allo scorso anno. Un dato che racconta due spinte parallele: la voglia di festeggiare, tra tradizioni ed eccellenze della gastronomia, e una maggiore attenzione al budget, con scelte più controllate. A stimarlo è Confesercenti sulla base del consueto sondaggio sui consumi alimentari e nei pubblici esercizi condotto con IPSOS su un campione di circa mille consumatori. Il Natale si conferma soprattutto un rito domestico: quasi tre italiani su quattro (72%) trascorreranno le feste a casa propria o da parenti, con una scelta ancora più marcata tra gli over 34 (73%) e nel Mezzogiorno (73%), mentre tra gli under 34 la quota scende al 69% e al Nord si attesta al 70%. La dimensione “sociale” resta presente ma contenuta: il 9% sarà a casa di amici, ma tra i più giovani sale al 12% (contro l’8% degli over 34) e al Sud e Isole raggiunge il 10%. Il fuori casa resta stabile: il 5% sceglierà un ristorante o un pubblico esercizio, con un picco nel Centro (7%), mentre un ulteriore 2% indica una location affittata, opzione più frequente al Nord (4%) e tra gli under 34 (3%). Limitata la quota di chi trascorrerà le festività in movimento: viaggio o vacanza valgono complessivamente il 6%, ma arrivano all’8% tra gli under 34 e al 7% nel Nord. Residuali le altre soluzioni (1%), mentre un 5% deve ancora decidere, quota che cresce tra gli over 34 e nel Mezzogiorno (entrambi al 6%).
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione