Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

CARDINI: A DESTRA
ENCEFALOGRAMMA PIATTO

CARDINI: A DESTRA <BR> ENCEFALOGRAMMA PIATTO

"Ha ragione Veneziani la cultura di questa destra è da encefalogramma piatto". Lo afferma Franco Cardini in una intervista a Repubblica sottolineando che, a differenza del vecchio MSI che aveva riviste e teste pensanti, oggi "Fratelli d'Italia non ci ha nemmeno provato". Lo storico, riferendosi ad Atreju, precisa che "quella è la vetrina voluta da Giorgia Meloni, che ha una sua sensibilità in questo campo perché si è fatta le ossa nel Msi, ha studiato e fatto la gavetta" e aggiunge che "il mio amico Luciano Violante me ne parla sempre con grande ammirazione. Ma dietro di lei c'è pochino" ed evidenzia quindi un vuoto intellettuale poiché "quando hanno dei soprassalti fanno le mostre su D'Annunzio o su Tolkien, che conoscono anche i maestri di Vigevano e le casalinghe di Voghera, per dimostrare che la cultura la fanno anche loro. Ma francamente è un po' ridicolo". Cardini interviene anche sullo scontro tra il ministro Giuli e Marcello Veneziani spiegando che "quando le accuse di mancanza di cultura vengono dal mondo antifascista, le possono bollare come 'culturame'" mentre se la critica arriva dall'interno diventa impossibile da ignorare". Analizzando l'identità di questa destra, il professore esprime sollievo per il fatto che Meloni non sia andata oltre su certe posizioni, pur notando un cambiamento caratteriale della premier che "è diventata un po' meno brillante e ironica, mi sembra un po' più tesa, sta sempre sulla difensiva", e conclude con un giudizio sulla vivacità intellettuale del partito di maggioranza definendola da "encefalogramma piatto, non c'è nemmeno una rivista culturale" e chiedendosi provocatoriamente "dove sono i Giuseppe Berto, i Luciano Cirri di oggi?". Il medievista ricorda infine le proprie radici ammettendo che "sono entrato tredicenne nelle giovanili del Msi nel 1953, pecora nera di una famiglia socialista fiorentina, e ne sono uscito nel 1965" precisando che all'epoca "più che picchiatori eravamo picchiati, perché a Firenze eravamo pochini", ma ribadendo la sua distanza da un mondo dove "non so se Meloni sia convinta di quello che dice oggi, ma è palesemente diverso da quello che diceva ieri" e esortando a restare "ben attaccati a queste formule che vengono da storie secolari, conquiste secolari. Non buttiamo via tutto, sennò siamo perduti". (24 dic - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)
IM

Italiani nel mondo

NOVE COLONNE ATG

archivio

NOVE COLONNE ATG / SETTIMANALE

archivio

Turismo delle radici
SFOGLIA il Magazine

GLI ALFIERI DEL MADE IN ITALY

Le eccellenze italiane si raccontano

EDICOLA

Il meglio della stampa italiana all’estero

Logo Edicola

Speciali per l'estero