“Un giornale che riporti periodicamente agli emigranti la voce del loro paese, i nomi che essi conoscono e ricordano, l’eco delle tradizioni, alle quali si sentono attaccati e degli avvenimenti che li possono interessare. Un giornale nel quale essi vedano trattati i loro problemi e sul quale essi stessi possano scrivere, esprimersi, chiedere, scambiarsi impressioni e notizie”. Era il 28 febbraio 1966. A poco più di un mese dalla nascita dell’Associazione Emigranti Bellunesi (l’atto costitutivo è del 9 gennaio), usciva il primo numero di Bellunesi nel mondo. Un ponte di carta pensato per collegare alla terra di origine le migliaia di uomini e donne che avevano lasciato e che continuavano a lasciare la provincia dolomitica. Nel settembre di quel primo anno, la rivista ne raggiungeva già più di 21mila, in 53 Paesi. Numeri destinati a crescere nel tempo, via via che l’attività dell’allora AEB (poi Associazione Bellunesi nel Mondo) andava espandendosi. Per celebrare i sessant’anni di pubblicazione della rivista, l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha realizzato una mostra e un libro storico di approfondimento. Un’esposizione e un volume che approfondiscono il cammino del mensile e il suo impegno su diversi fronti: portare notizie del Bellunese ai concittadini all’estero, tenendoli informati su ciò che accadeva a casa loro. La mostra e il libro, realizzati grazie a un contributo della Regione Veneto (nell’ambito della L.R. 14.01.2003, n. 3, art. 22 “Iniziative di promozione e valorizzazione dell’identità veneta”) saranno presentati il 31 dicembre alle 10.30 nella sede dell’Associazione, in via Cavour 3 a Belluno. Saranno poi a disposizione del pubblico fino al 30 gennaio 2026, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, con ingresso libero. (red - 26 dic)
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione