Via libera politico nella notte al decreto che proroga per un altro anno il sostegno italiano all’Ucraina, sia sul piano militare sia su quello civile. Lo sblocco è arrivato dopo un confronto diretto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini, culminato in un testo condiviso parola per parola. L’intesa è stata raggiunta tra il 27 e il 28 dicembre, a ridosso dell’incontro previsto oggi in Florida tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente statunitense Donald Trump. Il decreto dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri tra il 29 e il 30 dicembre per l’approvazione definitiva, chiudendo una fase di tensione all’interno della maggioranza che si trascinava da settimane. Determinanti, nel negoziato, i paletti posti dalla Lega, che hanno portato a una revisione del testo nelle ultime ore. Il provvedimento, articolato in tre articoli, conferma la possibilità di fornire a Kiev munizioni, artiglieria e altri sistemi d’arma necessari alla difesa ucraina, in continuità con i decreti precedenti. La novità riguarda però l’esplicito riferimento a tre ambiti di assistenza civile: sanità, logistica e rafforzamento della rete elettrica. Un’impostazione già consentita dalle norme in vigore, ma ora resa più evidente nella formulazione, anche per rispondere alle richieste politiche avanzate dagli alleati di governo. Nel decreto potrebbe inoltre trovare spazio una misura inedita a tutela dei giornalisti e dei freelance italiani impegnati nei teatri di guerra. È allo studio un meccanismo di assicurazione pubblica che garantisca una copertura economica in caso di incidenti durante l’attività professionale nelle zone di conflitto. Su questo punto sono ancora in corso valutazioni tecniche da parte dell’ufficio giuridico di Palazzo Chigi e non si esclude uno slittamento a un successivo provvedimento. Dal 2022 l’Italia ha adottato quattro decreti-legge “cornice” per il supporto militare all’Ucraina, tutti approvati dal Consiglio dei ministri e convertiti dal Parlamento. In quattro anni sono stati autorizzati dodici pacchetti di aiuti, definiti tramite decreti interministeriali e illustrati al Copasir. Tra i sistemi ufficialmente confermati figurano le batterie di difesa aerea Samp-T con missili Aster, mentre la composizione dettagliata delle forniture resta coperta da segreto. (28 dic – sem)




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