Ci ha fatto piangere di commozione sul set, come nella scena finale de L’Attimo Fuggente, o nel drammatico Risvegli. Ci ha fatto fare risate amare come in Patch Adams, il clown dei bimbi malati. Oppure ridere senza condizioni, come in Una notte al Museo, Mrs. Doubtfire, Jumanji e Hook, e ancora prima con il telefim Mork e Mindy. Ma ha interpretato anche ruoli più seri e impegnati, da Good Morning Vietnam a Will Hunting passando per Harry a pezzi di Woody Allen. Questa volta però Robin Williams ci ha fatto piangere davvero, e per l’ultima volta: l’attore di Chicago è stato trovato morto, per asfissia, nella sua casa nella baia di San Francisco. Un suicidio, probabilmente. Aveva 63 anni. “Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore”, ha scritto la moglie, Susan Schneider, dando in pratica l’ufficialità della scomparsa dell’attore. “Ma vi prego di rispettare la nostra privacy e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo in cui è morto”. (12 ago)