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TACCONI PASSA AL PD: DA M5S DISINTERESSE PER ITALIANI ESTERO

TACCONI PASSA AL PD: DA M5S DISINTERESSE PER ITALIANI ESTERO

“Il Pd, con il suo segretario nonché presidente del Consiglio Matteo Renzi, sta cercando quotidianamente di riportare crescita economica e fiducia nel futuro attraverso un deciso cambiamento in tutti i settori della politica e della società italiana. Voglio sottolineare la ritrovata credibilità internazionale del nostro Paese nel corso degli ultimi due anni: noi che viviamo all’estero sappiamo quanto sia importante. È fondamentale agli occhi dei nostri connazionali tornare ad essere fieri di chi li rappresenta e orgogliosi di essere italiani”: così l’ex deputato M5S Alessio Tacconi – eletto all’estero nella Circoscrizione Europa - che ha lasciato il movimento oltre un anno fa per aderire al gruppo misto e oggi ha annunciato la sua adesione al Pd nel corso di una conferenza stampa alla Camera. “Nel Movimento5 Stelle – aggiunge il deputato - non c’è mai stata una politica sui temi degli italiani all’estero e non c’è mai stata neanche la volontà di svilupparla e di concretizzarla. Al contrario, mentre il M5S ha dimostrato in questo periodo di tempo la sua inconsistenza, c’è stato un serio e costante tentativo di stabilizzazione del difficile contesto politico del nostro Paese da parte delle forze politiche che rappresentano la maggioranza che sostiene l’attuale governo. Allo stesso modo, c’è stato un convinto ed efficace percorso di riforme, prime fra tutte quella costituzionale e una nuova legge elettorale, fino ad arrivare alle altre riforme su lavoro, giustizia, fisco pa, scuola”. Tacconi – accompagnato in sala stampa da un’altra parlamentare del Pd eletta all’estero, Laura Garavini - non lesina critiche verso il M5S che definisce “una gigantesca farsa, che ha tradito le aspettative di chi l’ha votato. Tutte le promesse fatte durante la campagna elettorale si sono rivelate nel migliore dei casi parole al vento, molto più spesso sono stati slogan per lucrare sulle difficoltà del Paese e dei cittadini per puro calcolo elettorale”. Nello specifico dei temi legati agli italiani all’estero, Tacconi ha sottolineato “la considerazione quasi nulla che il Movimento 5 Stelle ha sempre rivolto e continua a rivolgere alle comunità italiane all’estero”.

  

 
“Ho depositato – aggiunge il deputato - proposte di legge in materia di revisione dell’esercizio di voto per gli elettori all’estero, sulla riforma degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero, in materia di Istituti italiani di cultura  e infine in merito al pagamento dell’Imu sulla prima casa per i pensionati italiani all’estero”. “Molte di queste iniziative – sottolinea ancora Tacconi - sono state condivise e sottoscritte in maniera trasversale dai miei colleghi eletti all’estero, mentre sono state snobbate se non boicottate dai miei ex colleghi del Movimento”. L’ex grillino denuncia inoltre da parte del Movimento la volontà di “minare alla base la struttura di rappresentanza delle nostre comunità all’estero, di cui la cosa più grave è stata il tentativo di abrogazione della circoscrizione estero stessa, in occasione del recente passaggio alla Camera della riforma costituzionale, che aveva la volontà di privare gli italiani all’estero dei loro rappresentanti in Parlamento”. Al contrario, aggiunge Tacconi, “l’attuale maggioranza e l’attuale governo hanno dimostrato una grande attenzione verso le nostre comunità nonostante i tagli del budget”, difendendo “l’esistenza della circoscrizione estero, introducendo l’esenzione del pagamento dell’Imu sulla prima casa per i pensionati italiani residenti all’estero, indicendo nuove elezioni per i Comitati degli italiani all’estero dopo un’attesa di undici anni, procedendo a una forte riduzione dei tagli dei contributi ai patronati, dimostrando grande sensibilità verso le criticità derivate dalla riduzione del numero delle sedi consolari”. Laura Garavini dà il suo “sincero benvenuto” a Tacconi: “Credo che questa scelta – afferma la deputata del Pd eletta all’estero - oltre che meritare grande rispetto, esprima una grande coerenza” e “testimonia la decisione di chi non può più stare al margine della politica”, ma ha “voglia di rimboccarsi le maniche all’interno di un gruppo e di un partito che, anche in qualità di forza di governo, si sta rivelando particolarmente  attraente nella misura in cui sta riformando il Paese, sta dimostrando che un altro Paese è possibile” .(13 apr - Roc)  

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