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direttore Paolo Pagliaro

UN DIZIONARIO PER RACCONTARE LA STORIA DELL’EMIGRAZIONE

“Questo volume racconta la storia di noi italiani, una storia bella e drammatica; l’Italia, ovunque è andata, ha lasciato una grande testimonianza”. Alessandro Masi, segretario generale della società Dante Alighieri, descrive così il Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Demim 2014) ideato e curato da Tiziana Grassi. Masi, sottolineando l’importanza delle migrazioni e delle contaminazioni, ricorda che “dieci anni fa non si parlava ancora delle rappresentanze politiche all’estero, mentre oggi siamo riusciti a maturare una coscienza di questa realtà”. I numeri del volume sono importanti: 1.500 pagine, circa 700 lemmi-articoli e oltre 160 box di approfondimento, 17 appendici monotematiche, 500 illustrazioni a colori e in bianco e nero e 168 autori a lavoro, nella maggior parte dei casi docenti universitari e rappresentanti di istituzioni, comunità religiose impegnate nell’ambito delle migrazioni italiane all’estero e associazioni. Secondo il segretario della Dante, “basterebbe che ogni politico leggesse anche solo una pagina di questo volume per capire che i temi della tolleranza e della convivenza sono stati fondamentali per noi in passato, lo sono oggi e lo saranno in futuro”. Anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un messaggio di saluto, punta i riflettori sui valori di “solidarietà, accoglienza e assistenza, parte integrante della nostra identità”. Il dizionario racconta una pagina fondativa della storia italiana, la grande emigrazione tra Otto e Novecento, e giunge fino ai nostri giorni con migliaia di italiani che continuano a muoversi verso altre terre. Una pagina fatta di coraggio e sacrifici che ha visto partire oltre 27 milioni di connazionali. “Il volume porta a una conoscenza collettiva e ci ricorda che siamo stati emigranti – afferma Tiziana Grassi -; dobbiamo ricordarcelo per avere oggi uno sguardo più incluso, maturo e consapevole”. La curatrice del dizionario sottolinea una delle parole chiave del testo, l’identità: “La persona che migra mette a dura prova la propria identità nello spaesamento, nello sradicamento, nella solitudine e nel coraggio, e durante la traversata”. “Ieri come oggi – ha chiosato Tiziana Grassi – gli studiosi ci ricordano che i migranti lasciano tre madri: la madre naturale, la madre terra e la madre lingua”. Enzo Caffarelli, direttore editoriale del Dizionario e onomasta, racconta le tre sfide che racchiudono il volume: “La prima è stata quella di trasformare il dizionario in dizionario enciclopedico, arricchendolo con lemmi che raccontano una storia autonoma, con voci relative ai musei, alle associazioni e ai mestieri esportati dai migranti”. La seconda sfida, continua Caffarelli, è stata quella di “conciliare il tono scientifico con quello divulgativo; la terza, invece, la stiamo ancora affrontando ed è quella di far circolare il volume”. Il direttore editoriale del dizionario spiega come si stia “puntando alle scuole e alle università” perché “i ragazzi non sanno nulla delle migrazioni”, ma che “la risposta, fin qui, è stata decisamente modesta”. La presentazione del dizionario è stata anche l’occasione per presentare ed esporre i documenti originali conservati nell’archivio storico della società Dante Alighieri, preziosi per la realizzazione del dizionario. (30 aprile 2015)

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