L’Università della Calabria ha accolto nei giorni scorsi il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj in visita ufficiale in Calabria. Un incontro intenso e simbolico che rinsalda il legame profondo fra il popolo albanese e le comunità arbëreshë italiane, da sempre al centro della missione culturale e scientifica dell’ateneo. Ad accogliere la delegazione c’erano il rettore Nicola Leone, affiancato da Francesco Altimari, ordinario di Lingua e letteratura albanese e memoria storica della Sezione di Albanologia. Nel corso della giornata il presidente Begaj ha toccato con mano il lavoro, quasi cinquant’anni di passione e ricerca, con cui la Sezione tutela e valorizza lingua e cultura arbëreshë in Italia. Guidato dal professor Altimari, il presidente ha visitato la Sezione di Albanologia, ospitata nella Biblioteca di area umanistica. Fra scaffali e teche, gli sono stati mostrati i preziosi tesori albanologici custoditi in laboratorio e nei fondi speciali della Bau: oltre cento titoli – cartacei e digitali – più 285 tesi di laurea e 25 di dottorato, tutte digitalizzate. Sul fronte della terza missione, sono state illustrate al presidente Begaj l’attenzione costante ai bisogni linguistici e culturali del territorio: dal testo didattico Arbërisht? Pse jo?, appena ristampato con il contributo di tre aziende arbëreshë (Minisci, Madeo, Scura), al progetto transnazionale italo-albanese “Moti i Madh" per il riconoscimento Unesco dei riti primaverili arbëreshë, un’iniziativa nata nel 2020 dalla Fondazione “Francesco Solano” che coinvolge cinque atenei italiani e l’Accademia delle scienze d’Albania. Il professore Altimari ha infine parlato di nuovi grandi progetti in cantiere: l’Atlante linguistico multimediale arbëreshë e il vasto Dizionario digitale arbëreshë, che coinvolge docenti di Calabria, Palermo, Salento e Venezia e giovani ricercatori nelle aree albanofone del Mezzogiorno.
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