Kampala - Si è tenuta il 21 ottobre a Kampala la cerimonia ufficiale della firma del nuovo progetto Unido "Strengthening the Private Sector through Capacity Building and International Partnerships in Uganda". Finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, questa iniziativa triennale sarà implementata da UNIDO ITPO Italy in collaborazione con Bergs & More. L'accordo è stato firmato da Francis Mwebesa, ministro dell'Industria, del Commercio e delle Cooperative, e dal rappresentante di UNIDO in Uganda, Bruno Otto. Alla cerimonia hanno partecipato Mauro Massoni, ambasciatore d'Italia in Uganda, e Teresa Savanella, direttrice dell'Ufficio Aics di Kampala, oltre alla direttrice di UNIDO ITPO Italy Diana Battaggia e al vice direttore Andrea Carapellese, il generale Wilson Mbasu Mbadi, ministro di Stato per il Commercio, Denis Aynebiona, commissario e referente del progetto presso il Ministero, nonché rappresentanti di Bergs & More, tra cui Rita Ricciardi ed Eugenio Bettella. “Questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso lo sviluppo delle imprese ugandesi attraverso conoscenza, innovazione e cooperazione internazionale - ha dichiarato Bruno Otto - Con l'istituzione di un centro dedicato al capacity building, in coordinamento con il Ministero dell'Industria, del Commercio e delle Cooperative locale, e la promozione di servizi dedicati allo sviluppo imprenditoriale, miriamo a fornire alle imprese locali gli strumenti, le competenze e le partnership necessarie per crescere, competere e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, dando un forte segnale dell'impegno dell'Italia nel promuovere la cooperazione triangolare e nel sostenere la trasformazione economica dell'Uganda”. “Durante questa settimana a Kampala, il nostro team sta collaborando con le principali controparti e beneficiari per finalizzare il piano di lavoro e perfezionare la strategia operativa del progetto - ha aggiunto Battaggia - Siamo fiduciosi che la responsabilità che ci assumiamo oggi si tradurrà in risultati significativi e in un impatto duraturo per le istituzioni ugandesi, le associazioni imprenditoriali e il settore privato in generale”. (9colonne)
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