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“Invest in Italy”, inaugurato il primo Desk
attrazione investimenti degli Emirati

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“Invest in Italy”, inaugurato il primo Desk <BR> attrazione investimenti degli Emirati

(9 novembre 2016) Recuperare i flussi di investimento, promuovendo, supportando e incoraggiando l’attrazione di capitali facilitando i contatti diretti tra le realtà straniere e quelle italiane. Con questo obiettivo è stato inaugurato a Dubai, nel corso del Roadshow Ice “Invest in Italy”, il primo Desk attrazione investimenti degli Emirati Arabi, alla presenza del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Ivan Scalfarotto e dell’Ambasciatore italiano negli Emirati Arabi, Liborio Stellino. I lavori del Roadshow, dopo quelli di Istanbul e Tokyo nel 2015 e New York, San Francisco e Londra nel 2016, sono stati aperti dall’Ambasciatore italiano e poi proseguiti con gli interventi di Scalfarotto sul contesto politico italiano e le riforme volte a favorire gli investimenti esteri, e del direttore generale dell’Agenzia Ice Piergiorgio Borgogelli sui principali dati macroeconomici e le attività svolte dall’Agenzia per favorire l’attrazione di investimenti. Un’attenzione particolare è stata riservata ai quattro settori che stanno registrando le migliori performance e il più alto tasso di interesse in ambito di investimenti esteri: moda, agroindustria, real estate e start up. Ampio spazio è stato inoltre dedicato agli aspetti della tassazione, anticipando alcune delle principali novità previste dalla Legge di stabilità a favore degli investimenti diretti esteri. All’evento hanno partecipato oltre 100 investitori e operatori economici e finanziari con sede negli EAU. Le prossime tappe del Road Show “Invest in Italy” saranno quelle di Singapore, Pechino e Hong Kong nella prima parte del 2017. L’Agenzia Ice promuove l’Italia quale meta di investimenti, oltre che attraverso i Road Show e i Desk – attivi già a Istanbul, Londra, New York, Singapore, Tokyo - anche tramite la presenza a fiere e manifestazioni internazionali, e capillari attività di comunicazione rivolte a stampa ed investitori esteri. (Red)


LA SCHEDA / L’INTERSCAMBIO TRA ITALIA ED EMIRATI


Tappa obbligatoria, quella di Dubai, nella strategia di ampliamento degli investimenti verso il nostro Paese considerato che lo stock complessivo di investimenti diretti dell'Italia negli Emirati, alla fine del 2014 (ultimo dato disponibile), ammonta a oltre 8,5 miliardi di dollari mentre lo stock di investimenti emiratini in Italia ammonta a 358 milioni di dollari (Fonte FMI- Banca dati CDIS). Il reddito pro-capite degli EAU è uno dei più elevati nella graduatoria mondiale, pari a 67.000 usd nella valutazione alla parità dei poteri di acquisto. Il PIL, per il 90% generato tra Abu Dhabi e Dubai, si posiziona al secondo posto nell’area GCC (Consiglio di Cooperazione del Golfo) con un valore di 670 mld usd nel 2016 ed ulteriori prospettive di crescita nel 2017 e 2018. Il 50% del prodotto dipende dal petrolio di cui gli EAU sono il settimo produttore al mondo con circa 3 milioni di barili al giorno. Secondo i dati della banca dati ICE-Reprint sulle imprese multinazionali, aggiornati al primo semestre 2016, risultano censite 66 imprese a controllo emiratino in Italia con circa 17.000 addetti e circa 3,5 miliardi di euro di fatturato.

(© 9Colonne - citare la fonte)