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Le conferenze filosofiche di Remo Bodei
per celebrare Pirandello

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Le conferenze filosofiche di Remo Bodei <br> per celebrare Pirandello

(20 marzo 2017) Un’occasione straordinaria – come quella del 150esimo anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello – richiedeva un ospite d’eccezione. E così è stato a Sydney, dove con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura uno dei maggiori filosofi italiani, Remo Bodei, ha tenuto una serie di affascinanti conferenze, tutte caratterizzate dalla sua prosa brillante, in diversi centri culturali della città. Il noto filosofo ha tenuto una lezione intitolata “Pirandello e la dissoluzione della personalità” alla University of Sydney. In particolar modo è stato affrontato il tema della scissione della personalità, trattato con virtuosismo da Pirandello in molteplici opere. Lo scrittore siciliano ha seguito le posizioni dei “medici-filosofi” francesi Théodule Ribot, Paul Janet e Pierre Binet, che alla fine dell’Ottocento avevano distrutto l’immagine di un io monolitico e di un’anima immortale. Come nel sistema dell’organismo umano pluricellulare, così anche l’individuo ha più personalità, un “parlamento di Io”, coordinato da un Io egemone, “Le Moi Soleil”. Quando l’Io egemone si ritrova davanti ad una difficoltà insuperabile, viene costretto ad abdicare e gli altri Io entrano in conflitto: non c’è più un Io che coordina e si costituiscono molte personalità. “Il fu Mattia Pascal”, “Uno, nessuno, centomila”, “La carriola”, “Il chiodo”, sono alcune delle opere citate dal filosofo nella sua lezione. Presso il Department of Philosophy della University of NSW il Professor Bodei ha tenuto invece una conferenza sulla figura del grande filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel dal titolo “Hegel sull’origine della gerarchia sociale. Dalla Fenomenologia dello spirito alla Filosofia del diritto”. Nel periodo berlinese Hegel riteneva che il mondo occidentale e l’intero pensiero filosofico fossero destinati ad entrare in una fase di declino. Alcune irreconciliabili contraddizioni governavano la filosofia, la civetta di Minerva che spiega le ali al cadere della notte, per osservare ed esaminare attentamente quest’epoca difficile e per spingere la “talpa” della storia a scavare nel sottosuolo. La civetta vede ma non agisce; la talpa agisce ma non vede. Mentre, quindi, lo Hegel berlinese si sentiva lui stesso collocato in un periodo nel quale le prospettive future apparivano oscure, negli anni precedenti, al contrario, per ragioni sia politiche che filosofiche, aveva ritenuto che stesse per farsi strada un mondo nuovo, come aveva mostrato nella Fenomenologia dello spirito, scritta fra il 1805 e l’ottobre 1806. La terza conferenza presentata dall’Istituto Italiano di Cultura in associazione con la Western Sydney University si è svolta presso la State Library of NSW. Il Professor Bodei ha analizzato le problematiche relative a memoria e oblio con particolare riguardo ai motivi in base ai quali gli individui e le comunità rinunciano al passato o lo dimenticano. È seguito un intervento del Professor Douglas Moggach, docente di Scienze Politiche e Filosofia presso l’Università di Ottawa. Il titolo della conferenza “Tra memoria e oblio: una complicità conflittuale” allude a una sorta di partita a scacchi, ideale e metaforica, in cui la memoria e l'oblio si contendono le trasformazioni dell’identità individuale e collettiva in seguito a un trauma politico (una rivoluzione o la caduta rovinosa di regimi apparentemente consolidati o catastrofi naturali) o all’improvviso venir meno di tradizionali modi di vita. (Red)


SCHEDA / REMO BODEI

Remo Bodei è nato a Cagliari nel 1938. Dopo essersi laureato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha perfezionato la sua preparazione teorico-storico-filosofica a Tubinga, Freiburg in Breisgau, Heidelberg, Bochum e Berlino. Grande figura della filosofia contemporanea, è attualmente professore emerito dell’Università di Pisa, dove ha tenuto la cattedra di storia della filosofia fino al 2005. È altresì visiting professor presso l'Università della California, Los Angeles, dove dal 2005 al 2011 ha ricoperto il ruolo di professore di filosofia. È stato visiting professor in diverse università, sia in Europa che all’estero (Ottawa University, Toronto University, New York University, Université Libre de Bruxelles, École Normale Supérieure of Paris, Universitat de Girona, Universidad Autónoma de México).

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