L’Istituto italiano di cultura di Buenos Aires è lieto di supportare e presentare “De Milán a Buenos Aires. Virginio Colombo”, una mostra dedicata all’opera di uno dei più significativi architetti italiani attivi in Argentina nel primo Novecento. Figura centrale del panorama architettonico porteño, Virginio Colombo ha lasciato un segno profondo nella città di Buenos Aires, contribuendo in modo determinante alla definizione della sua identità urbana. La mostra è curata da Alejandro Machado e Jeremi Salvatierra, membri del Fondo Documental y Fotográfico Virginio Colombo, che da anni si dedicano allo studio e alla valorizzazione dell’opera dell’architetto. L’esposizione propone un percorso visivo e documentario attraverso fotografie, cartoline d’epoca e oggetti originali che ripercorrono la straordinaria carriera di Colombo. Nato a Milano e trasferitosi a Buenos Aires nel 1906, l’architetto realizzò in soli 21 anni oltre 50 edifici, occupandosi anche degli interni – tra arredi, illuminazione e tessili – e dimostrando una raffinata capacità di sintesi tra arte, artigianato e progettazione. Il progetto nasce con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il contributo artistico e culturale di Colombo, testimone della vivace presenza italiana in Argentina e interprete originale delle esigenze della comunità immigrata. Tra le sue opere più emblematiche si annoverano la Villa Carú, il Palacio Grimoldi, il Palacio Lagomarsino e la Casa Anda. La mostra, inaugurata il 18 luglio, sarà visitabile fino al 19 settembre presso la Sala pública de lectura, in Hipólito Yrigoyen 1750, CABA, con ingresso libero.
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