Un team internazionale di ricerca condotto da studiosi dell’Università di Messina e dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Leibniz Research Centre for Working Environment and Human Factors (Dortmund, Germania), rivela che il momento della giornata in cui si svolge un esame orale può influenzarne significativamente l’esito. Analizzando oltre 100.000 esami universitari, i ricercatori hanno scoperto che gli studenti ottengono risultati migliori a metà giornata, mentre hanno più probabilità di fallire se l’esame si svolge prima delle 9 o dopo le 15. Pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, lo studio è stato coordinato da Carmelo Mario Vicario, professore ordinario in Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive e direttore del Laboratorio di Neuroscienze Cognitive e Sociali dell’Università di Messina. “Abbiamo dimostrato che i risultati degli esami variano sistematicamente nell’arco della giornata, con un picco evidente nelle probabilità di successo intorno a mezzogiorno”, ha spiegato Vicario. “Gli studenti hanno maggiori probabilità di superare l’esame in tarda mattinata rispetto alla prima mattina o al tardo pomeriggio.” Secondo i ricercatori, questi risultati potrebbero essere spiegati da ritmi fisiologici che regolano la vigilanza e la stanchezza mentale. Fenomeni simili sono già stati osservati in altri ambiti, come nei tribunali, dove i giudici tendono a prendere decisioni più favorevoli dopo le pause o all’inizio delle sessioni.
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