“Amara terra mia” è lo spettacolo che andrà in scena questa sera, 24 settembre, all’Istituto italiano di cultura di Amburgo: un progetto teatrale sui migranti, di Matteo Marsan/Dania Hohmann/Ulrich Waller, con Adriana Altaras e Daniela Morozzi, in tedesco e in italiano. Il titolo si ispira alla canzone di Domenico Modugno, considerata l’inno degli emigranti italiani negli anni ’50 e ’60. Lo spettacolo inizia in una camera mortuaria di Wolfsburg, dove si trova un’urna. Due donne che si incontrano qui per la prima volta vogliono portarla via con sé. Entrambe pensano che si tratti delle ceneri del loro padre: Agatino Rossi, nato a San Gusmè in Toscana. Carla (Adriana Altaras) è un’architetta e figlia di madre tedesca. Maria Grazia (Daniela Morozzi) è un’insegnante e figlia di madre italiana. Lentamente si rendono conto di essere sorellastre. Il defunto ha lasciato loro solo la valigia di cartone con cui è arrivato in Germania nel 1958. Contiene un diario, alcune lettere e un giradischi con vecchi dischi. Pezzo dopo pezzo, Carla e Maria Grazia ricostruiscono la storia del padre, di cui conoscono solo una parte. “Amara terra mia/Mein bitteres Land” è la seconda produzione del team di registi italo-tedeschi dopo “Albicocche rosse/Blutige Aprikosen”, la pièce che racconta il massacro di alcuni soldati tedeschi in un villaggio toscano. Una coproduzione del Teatro St.Pauli di Amburgo/Teatro Alfieri Castelnuovo Berardenga con il Ruhrfestspiele Recklinghausen.
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