Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Stampa Braille e in rilievo su packaging flessibile: l’innovazione Made in Italy di Rotoprint

BigItaly focus
BigItalyFocus è un servizio di news quotidiane che offre informazioni e approfondimenti sul meglio della presenza italiana nel mondo. Dal lunedì al venerdì, offre un panorama di informazione completo che spazia dalle attività di cooperazione al made in Italy

Stampa Braille e in rilievo su packaging flessibile: l’innovazione Made in Italy di Rotoprint

Pechino - Una tecnologia tutta ideata e sviluppata in Italia, per la precisione a Lainate, nel milanese, si prepara a rivoluzionare il settore del packaging, permettendo un concreto passo avanti sulla strada dell’inclusione. Rotoprint Sovrastampa, azienda che da 48 anni si occupa di sovrastampa di imballaggi (un procedimento che pochissime aziende eseguono e che permette di riutilizzare tonnellate di materiale altrimenti destinato alla discarica), ha messo a punto - attraverso Gian Carlo Arici, fondatore di Rotoprint, e da suo figlio Giovanni Luca, ceo della società - la sovrastampa a registro, su materiali flessibili, di loghi e scritte in rilievo, compreso l’alfabeto Braille. Il procedimento ha già ottenuto il brevetto negli Stati Uniti (per il brevetto internazionale la richiesta è al vaglio), ha suscitato amplissimo interesse nelle fiere ed è valso a Rotoprint già due importanti riconoscimenti: il Prestige Award (sigillo di qualità dedicato all'eccellenza di piccole e medie imprese in vari settori) e l’EEA – European Excellence Award (nella categoria “Innovazione dell’anno”). “La nostra tecnologia - spiega il ceo Giovanni Luca Arici - rappresenta una novità assoluta perché nessun altro è in grado di realizzare l’embossing, o goffratura (cioè la stampa a sbalzo, in rilievo), a registro, su materiali flessibili, in maniera integrata nel flusso produttivo. L’esempio più facile da capire è il Braille, l’alfabeto tattile utilizzato dalle persone non vedenti: lo vediamo stampato praticamente solo sulle confezioni dei farmaci, dove è obbligatorio per legge, ma in quel caso si tratta di fustelle di cartone. Finora, invece, era praticamente impossibile portare il Braille sul packaging di tipo flessibile largamente impiegato per ogni sorta di confezione”. Fino a oggi l’idea di usare il Braille su altri tipi di imballaggio, come quelli alimentari, si scontrava dunque con un limite tecnico, ma l’innovazione di Rotoprint riapre i giochi, con effetti concreti in termini di inclusione, sicurezza e qualità della vita per le persone con disabilità visive. “La Cina è uno dei Paesi più avanzati in questo senso e sta valutando di rendere obbligatorio il Braille sulle confezioni alimentari - fa notare Arici - Se questo accadesse si aprirebbe per noi un mercato enorme: già alcune aziende cinesi ci hanno comunicato il loro interesse”. Oltre al tema dell’accessibilità, ce n’è anche uno legato all’estetica delle confezioni, che non è meno importante per il settore packaging: con il metodo brevettato di Rotoprint si schiudono anche possibilità nuove per il design, con loghi e scritte in rilievo di grande impatto, perfetti per valorizzare e differenziare il brand. (9colonne)


(© 9Colonne - citare la fonte)