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direttore Paolo Pagliaro

Parma ospita “Luce. Scienza cinema arte”

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Parma  ospita “Luce. Scienza cinema arte”

PARMA OSPITA “LUCE. SCIENZA CINEMA ARTE”

Sono già oltre 3.500 i visitatori della mostra Luce. Scienza cinema arte, organizzata al Palazzo del Governatore dall’Università di Parma in collaborazione con Comune di Parma, IMEM-CNR, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Parma, Iren, Conad, Nikon e altri soggetti e istituzioni. In poco più di un mese di apertura, dunque, grande successo per l’esposizione, progettata in occasione dell’Anno Internazionale della Luce proclamato per il 2015 dall’Unesco, che ha concesso per questo il proprio patrocinio, nel contesto di un insieme di altre manifestazioni tra le quali laboratori, spettacoli, performance, incontri divulgativi, tavole rotonde e conferenze di altissimo livello culturale, culminate giovedì 17 con l’intervento straordinario di Martin Chalfie, Premio Nobel per la Chimica 2008. La mostra, coordinata da Luigi Allegri, affronta il tema della Luce attraverso un percorso articolato e inedito, perché esplora le dimensioni e le implicazioni della luce da vari punti di vista e in differenti contesti. Tre le sezioni: una dedicata alle applicazioni scientifiche e tecnologiche, con esperimenti interattivi in cui è vietato “non” toccare, a cura di Cristiano Viappiani; un’altra dedicata a una straordinaria collezione di rari apparecchi cinematografici e di pre-cinema, a cura di Michele Guerra, Luigi Simeone e Franco Piccoli; una terza dedicata all’utilizzo della luce in funzione estetica nella fotografia e nell’arte contemporanea, a cura di Cristina Casero e Jennifer Malvezzi e, per il percorso allestito allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, di Francesca Zanella. Superata quota 3.500 visitatori (tra i quali il matematico Piergiorgio Odifreddi e lo stesso Premio Nobel Martin Chalfie), ora gli organizzatori si pongono l’obiettivo di oltrepassare il traguardo dei cinquemila entro la fine della manifestazione, che chiuderà il 17 gennaio. Tra i dati più interessanti e confortanti di questo successo è senz’altro da annoverare il fatto che la mostra sia stata e sarà visitata da moltissimi studenti delle scuole di Parma e non solo. Sono infatti già oltre settanta le classi delle scuole medie e superiori che hanno prenotato una visita guidata (e le prenotazioni continuano ad arrivare), specie alla Sezione Scienza. E la novità è che gli studenti, come gli altri visitatori, trovano a svolgere la funzione di “guide” alcuni loro compagni e coetanei, in particolare alcune classi del Liceo Scientifico “Ulivi” per la Sezione Scienza, studenti di discipline artistiche dell’Università per le Sezioni Cinema e Arte e prossimamente, per le stesse Sezioni, studenti del Liceo Artistico “Toschi”. Proprio in considerazione del successo dell’esposizione, gli organizzatori hanno deciso di avviare promozioni speciali in occasione delle feste natalizie per gli acquisti di cataloghi e gadget al bookshop della mostra. (red)

I CORPI ESTRANEI DI MARISA LAURITO

C’è tempo fino al 28 febbraio per visitare a Roma  la mostra Corpi Estranei  realizzata da Marisa Laurito ospitata presso Loto Design in via filippo Civinini 39 – Roma. “I filamenti di iuta,di gomma , i pezzi di vetro, di alluminio o di rame o di legno . Le girandole rotonde o allungate, vagamente deco’, che schizzano fuori dalle mie opere, le rendono “diverse”, non classiche, come “diversi” sono “i corpi estranei” che, ieri come oggi, invadono la nostra società- spiega  Marisa Laurito -  corpi rifiutati, maltrattati... vomitati dai più. Omosessuali, neri, puttane, immigrati, espatriati , per non parlare degli ebrei marchiati e torturati o delle ragazze yazide rapite, vendute e stuprate dall’Isis. E mentre io sto scrivendo, chissà quante creature  in questo stesso momento staranno subendo violenza fisica o morale. Tutti naturalmente diversi tra loro e diversi per la società che li vede come un pericolo... con occhio sbagliato,senza valutare tutto il bello che è contenuto in loro, senza valutare che la differenza, la diversità è bellezza, non certo l’omologazione che tenta orma di inghiottire ogni nostro slancio di creatività. Con queste nuove opere che arrivano dalla Biennale di Venezia , e con i miei vasi in silicone e vetro si aggiunge altra diversità al mio lavoro  : materiali totalmente estranei tra loro, ed è esattamente con questo che  voglio sottolineare l’importanza dei “Corpi estranei “che con le loro differenze e il loro fascino arricchiscono la nostra cultura”. (PO / red)

A TAVOLA CON GLI ANTICHI CAMPANI, REPERTI E IMMAGINI TRA POMPEI E MADDALONI

Venerdì 18 dicembre sono state inaugurate le nuove sale nell’ala ovest del Museo di Maddaloni dove è stata allestita la mostra “ A tavola con gli antichi reperti e immagini tra Pompei e Maddaloni”. I lavori di restauro e di recupero - promossi e finanziati dalla Regione Campania con il Piano Regionale di Intervento POR Campania FESR 2007-2013, Asse I Obiettivo Operativo 1.9 - hanno consentito il restauro della Cappella della Beata Vergine e la creazione di spazi polivalenti destinati a manifestazioni. Nella mostra, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si presentano i raffinati vasi recuperati dalle tombe di Calatia, legati ai riti del banchetto funebre e al simposio che illustrano, a partire dalla fine dell’VIII secolo a.c. le trasformazioni delle suppellettili da mensa e le abitudini alimentari delle genti campane, fatte di frutta, cereali e farine, come testimoniano gli affreschi, presenti in mostra, provenienti dalle case di Pompei, Ercolano, Stabia.(red)

A POTENZA UN ANNO DI “SGUARDITINERANTI”

Il 4 gennaio del 2015 nasceva a Potenza il progetto #Sguarditineranti, il contest fotografico in cui appassionati di fotografia si confrontano su un tema, prima sul web e poi in serate conclusive di vernissage, musica e letteratura. Una idea fresca, nata da un team tutto al femminile.  Un progetto senza alcun scopo di lucro che ha visto la realizzazione di tre edizioni durante le quali più di 50 fotografi hanno potuto esporre le proprie opere, avere visibilità, essere votati prima sul social network Facebook, poi da una giuria popolare presente durante le serate a tema, tenutesi in alcuni dei locali più cool del capoluogo lucano, per infine essere premiati da una giuria di esperti secondo canoni di valutazione specifici.  Gli ultimi appuntamenti che chiuderanno questa scommessa, tutta rosa, durata un anno, si terranno a Potenza presso il Palazzo di Città, il 2 e il 4 gennaio  dalle 10. Il 2 gennaio si terrà il vernissage della mostra "Un anno di Sguarditineranti" che raccoglie le foto dei precedenti contest di #Sguarditineranti, ispirati a tematiche letterarie quali la bellezza, i paradossi della vita e l’istantaneità della felicità; il 4 gennaio si terrà la cerimonia di premiazione del vincitore del quarto concorso che ha come tema uno sguardo sulla Lucania, ispirazione tratta dal titolo del celebre romanzo di Mariolina Venezia “La Basilicata, mille anni che sto qui”.  Durante le due giornate sarà possibile visitare la mostra conclusiva e votare le foto preferite.   L'evento è promosso dal Comune di Potenza e l'Associazione Spazio Ragazzi con la collaborazione dell'Associazione Giocasogni e l'Associazione Culturale Lucanima.(red)

 

MODENA E I SUOI “PAESAGGI”

Fino a domenica 31 gennaio  presso il Piano nobile del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia militare in piazza Roma, è visitabile la mostra “Passaggi. Tempi e geografie dell'arte a Modena dal Rinascimento alla globalizzazione”, che ripercorre un viaggio attraverso sei secoli di storia artistica modenese, dal quattrocento ai giorni nostri.  L'esposizione è frutto della collaborazione tra pubblico e privati, con la partecipazione da una parte di Accademia Militare, Musei Civici e Provincia di Modena, dall'altra di BPER Banca e di Assicoop Modena&Ferrara. I curatori della mostra sono Lucia Peruzzi, Francesca Piccinini e Luciano Rivi. Le opere d'arte in esposizione sono oltre 60, provenienti dalle collezioni di Bper Banca (20 opere, secoli dal XV al XVIII), di Assicoop Modena & Ferrara Unipolsai (circa 20 opere, secoli XIX e XX) e della Provincia di Modena (20 opere secolo XX), la cui Raccolta d’Arte verrà presa in carico dai Musei Civici di Modena mediante deposito in comodato.  La mostra propone un percorso storico artistico a carattere cronologico, che, attraverso opere significative della produzione locale, analizza i diversi riferimenti geografico-culturali che Modena ha avuto nel corso del tempo. Ad esempio per il periodo tra '500 e '700 il riferimento va alla scuola carraccesca e dunque alla connessione con l’area bolognese; per l'800 vale il diverso circuito che con il Premio Poletti guarda a Roma, Venezia, e soprattutto Firenze; per il Novecento si riscontra un’apertura sempre più a carattere internazionale, fino agli attuali processi di globalizzazione che coinvolgono anche la realtà artistica.  Tra gli autori in esposizione Francesco Bianchi Ferrari, Wainer Vaccari, i Carracci, Guercino, Boulanger, Adeodato Malatesta, Giuseppe Graziosi e Franco Vaccari. (red)

A MODENA PRESEPI D'AUTORE

Le feste di Natale saranno l'occasione per ammirare la Mostra dei Presepi organizzata e allestita nella Rocca di Montefiorino dal titolo “Rocca d’altri tempi”. L'iniziativa è promossa dal Comune di Montefiorino con la collaborazione del Gruppo Presepistico Cammino ad Oriente e il patrocinio dell’Associazione Italiana Amici del Presepio (Aiap), della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena.   Sono esposti 29 presepi tra suggestivi diorami chiusi e presepi aperti, visibili cioè su tre lati, in cui diversi artisti hanno riprodotto l’evento e scene della nascita di Gesù secondo la propria sensibilità.  La mostra sarà visitabile (con ingresso ad offerta libera) fino al 31 gennaio  nei giorni di sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18. Fino al 6 gennaio 2016 rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18. «Ritorna un'iniziativa - ha sottolineato Antonella Gualmini, sindaco di Montefiorino nel corso della presentazione - che nel 2013 ha registrato oltre cinque mila visitatori da tutta Italia e anche dall'estero. L'alta qualità delle opere in mostra e l'allestimento particolarmente caldo e suggestivo, in una cornice suggestiva come la Rocca, sono in grado di garantire un'emozione unica».  I presepi riproducono gli ambienti storici della Palestina al tempo degli episodi narrati dai Vangeli, ma anche scene di vita quotidiana che fanno rivivere luoghi e antichi borghi dell’Appennino, le case in sasso e in legno tipiche della montagna oppure l’aia della Pieve Matildica di Rubbiano. La mostra inizia dalla sala Ermanno Gorrieri dove sono esposti dieci diorami, alcuni dei quali sono assolute novità, che rappresentano alcuni episodi principali della vita di Gesù dall’Annunciazione a Maria passando per la Natività fino al tempo della bottega di Giuseppe; il percorso prosegue nella sala consiliare dove sono esposti, nella prima parte, sette diorami che rappresentano la Natività di Gesù e nella seconda parte sono esposti 12 presepi con scene realizzate di recente dal maestro Antonio Pigozzi. In esposizione, oltre ai presepi del Gruppo Presepistico Cammino ad Oriente, sono presenti anche altre opere di presepisti italiani.In una saletta sono esposti pannelli descrittivi sulla storia del presepe, della mostra e delle associazioni coinvolte e con alcune poesie di autori locali Una sala, inoltre, è dedicata alle varie fasi per la costruzione del presepio e la realizzazione delle statue in gesso. Infine, nell’ultima sala sono esposte 14 presepi, realizzati dai presepisti del Gruppo “Cammino ad Oriente” che il visitatore potrà aggiudicarsi acquistando i biglietti della lotteria legata alla mostra.(red)

 

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