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direttore Paolo Pagliaro

CENTRODESTRA-M5S
QUALI CONVERGENZE?

CENTRODESTRA-M5S <br> QUALI CONVERGENZE?

Immigrazione, fisco, Europa, ambiente, energia, infrastrutture, editoria, gioco d’azzardo, lavoro e giustizia: sono queste le aree di analisi dei punti di accordo e disaccordo tra centrodestra, Lega e M5S analizzati in uno studio realizzato da Reti, società di lobbying, public affairs e comunicazione, alla vigilia delle consultazioni al Quirinale. Lo studio riassume attraverso degli indici di convergenza e divergenza la distanza sulle policy tra la Lega (che ha presentato un proprio programma autonomo), la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle e mostra un’analisi comparativa delle principali proposte, suddivise in 50 temi. “Un semaforo che si accende di verde, giallo e rosso indica la possibilità che le singole proposte entrino o meno nell’agenda del futuro Governo, in base alla vicinanza o alla lontananza tra le soluzioni proposte – si legge in una nota -. Solo in 12 casi su 50 la ‘luce’ accesa dagli analisti di Reti è rossa, sinonimo di totale inconciliabilità. Le cose in comune tra Di Maio, Salvini e Berlusconi, sembrano essere molte. E il contatto c’è non solo sulle pensioni (l’abolizione della riforma Fornero è il tema che mette tutti d’accordo) o sull’Europa (tutti e tre i programmi parlano del superamento del 3% del rapporto Deficit/PIL)”.

DALLA GIUSTIZIA AL FISCO - “Una sintesi è possibile, anche su aree che sono considerate come il terreno di scontro più aspro tra i tre – continua la nota -. Ad esempio sulla giustizia, l’asse tra Lega e M5S corre su una possibile convergenza sul tema dell’impiego di agenti provocatori, gli infiltrati che inducono alla commissione di un reato, principalmente per l’emersione dei fenomeni di corruzione e delle ‘inclinazioni deviate’ nei reati contro la pubblica amministrazione. Semaforo verde tra CDX unito e M5S per riforma della legittima difesa e per l’inasprimento delle pene contro i reati predatori. O ancora sull’immigrazione Salvini e Di Maio si trovano d’accordo nel contrasto al ‘trafficking’, il fenomeno della tratta di esseri umani. Sul tema del fisco, che Toninelli ha richiamato come discriminante che allontanerebbe i pentastellati e Berlusconi, Forza Italia e i grillini convergono sull’effettiva chiusura di Equitalia. Sulle politiche energetiche, l’intesa c’è sul ruolo delle rinnovabili. Mentre un accordo si potrà trovare sulle aliquote della no tax area. I tre programmi rimangono distanti sull’immigrazione, sull’uso delle intercettazioni e sulla realizzazione di infrastrutture energetiche”. (Red – 2 apr)

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