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direttore Paolo Pagliaro

AL VIA DOMANDE MOBILITA' PER 200MILA PROF

AL VIA DOMANDE MOBILITA' PER 200MILA PROF

Ha preso il via, in queste ore, la macchina organizzativa della mobilità del personale scolastico: si è partiti con la “pratica” più complessa, quella riguardante circa 200mila insegnanti di ruolo, quindi uno su quattro. Per presentare la domanda di mobilità, sia trasferimento che passaggio di cattedra e ruolo, tramite il portale Miur Istanze on line, è stato fissato il termine del 26 aprile. Poi si passerà al resto del personale scolastico. La rivista specializzata Orizzonte Scuola ha riassunto la diversa tempistica: il personale educativo potrà presentare domanda dal 3 al 28 maggio; il personale Ata dal 23 aprile al 14 maggio. È stata anche fissata la pubblicazione dei movimenti: Scuola dell’Infanzia, 8 giugno; Scuola Primaria, 30 maggio; Scuola secondaria I grado, 25 giugno; Scuola secondaria II grado, 10 luglio; Personale educativo, 10 luglio; Personale Ata, 16 luglio; per il personale richiedente mobilità professionale verso i licei musicali la pubblicazione è prevista per il 28 maggio. Fissata anche la comunicazione delle domane al Sidi, il “cervellone” informatico del Miur, da parte dei singoli istituti: Scuola dell’Infanzia e Primaria 11 maggio; secondaria I grado, 5 giugno; secondaria II grado, personale educativo e Ata 22 giugno. All’interno delle 15 preferenze esprimibili, sarà possibile chiedere fino a 5 scuole di uno stesso ambito o di ambiti differenti. È stata confermata anche la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (l’1 settembre 2017), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale. Anche quest’anno, la mobilità avverrà in due fasi: provinciale e interprovinciale. Per quel che riguarda le modalità di formazione dei punteggi, decisivi ai fini dell’assegnazione del trasferimento o del passaggio, laddove vi siano i posti vacanti della classe di concorso richiesta, sono rimaste di fatto invariate le norme contrattuali dell'anno scorso: quindi, rimangono in piedi i rilievi dei tribunali del lavoro riguardanti una serie di quelle disposizioni. Il sindacato Anief, pertanto, ripropone i ricorsi. (5 apr - red)

 

 

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