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direttore Paolo Pagliaro

Catania: da Giotto a De Chirico, i tesori nascosti

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Catania: da Giotto a De Chirico, i tesori nascosti

Prosegue con successo l’esposizione “Da Giotto a de Chirico - I Tesori nascosti”, ospitata a Catania nei prestigiosi spazi museali di Castello Ursino, prorogata fino al 30 settembre, a cura di Vittorio Sgarbi e visitata da oltre 58mila persone. L’obiettivo della grande esposizione è raccontare attraverso preziosi tesori “nascosti” lo svolgimento della storia dell’arte italiana. La mostra nasce dal desiderio di illustrare, attraverso una ragionata selezione, il Tesoro d’Italia “nascosto e protetto” nelle più importanti raccolte private italiane. In un arco temporale di oltre sette secoli, dalla fine del Duecento alla metà del Novecento, si dà conto dell’evoluzione degli stili, delle correnti e degli snodi fondamentali della storia dell’arte italiana. La colorata e intrigante esposizione offre altresì al visitatore un’ampia panoramica sui soggetti affrontati dagli artisti, da quello sacro alle raffigurazioni allegoriche e mitologiche, dal genere del ritratto a quelli del paesaggio e della natura morta. (red)

 

CAGLIARI: MANICHINI D’ARTISTA NELL’AEROPORTO DI CAGLIARI

Non solo le eccellenze sarde di artigianato ed enogastronomia in vetrina all’aeroporto di Cagliari: come già accaduto in passato, il “Mario Mameli” apre i suoi spazi all’arte e, in questi giorni, ospita nei locali del Terminal di Aviazione Generale alcune opere di Franco Nonnis. L’artista - già protagonista di diverse personali in Italia e all’estero ed esposto in modo permanente a Londra presso Le Dame ArtGallery, King & Rose Gallery e GBA&Design - parte questa volta dai colori dei costumi di Desulo, il suo paese di origine. Le opere esposte sono 8 manichini industriali in vetroresina dipinti con colori acrilici su cui Nonnis è intervenuto con materiali come la juta, resine, pizzi antichi e foglia oro. Quasi tutti i manichini sono oggetti di recupero destinati all’eliminazione. I personaggi rappresentati sono reali e vicini all’artista: ognuno a suo modo vive o ha vissuto un “esodo”. Le opere del 59enne artista sardo saranno in mostra fino al 18 settembre per poi spostarsi, da ottobre, nella esposizione “Viaggi” al Castello di San Michele. (red)

FIRENZE: OMAGGIO A FRITZ KOENIG

 “Poi è arrivato l’11 settembre 2001. Il giorno dell’attentato siamo a casa nelle Pacific Palisades e seguiamo dal vivo alla televisione come si consuma la fatidica tragedia. Telefono a Koenig. Lui dice: l’unica cosa che ora conta è la catastrofe umana. Chi sono io o il mio lavoro in confronto a tutto ciò. E dopo una lunga pausa. Adesso è polvere”. Lo racconta il regista Percy Adlon riferendo della sua conversazione avuta con Fritz Koenig, da molti considerato fra i più importanti scultori del ventesimo secolo, autore di The Sphere, la grande cariatide sferica (il cui nome era Grosse Kugelkaryatide N.Y.), che dal 1973 si specchiava su una superficie d’acqua mentre ruotava in maniera quasi impercettibile nella Plaza, tra le due Torri Gemelle di New York. L’episodio è raccontato nel catalogo che accompagna la grande mostra monografica, dedicata all’artista bavarese, scomparso, 93enne, un anno e mezzo fa, al Giardino di Boboli e agli Uffizi di Firenze, fino al 7 ottobre. In esposizione sculture e disegni, compresi anche, per la prima volta, i lavori degli ultimi quarant’anni della sua vita. (red)

 

TORINO, I CAPOLAVORI RESTAURATI DI INTESA SANPAOLO

La mostra “La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati”, fino al 16 settembre alla Reggia di Venaria, chiude la 18ma edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione che Intesa Sanpaolo conduce da circa trent’anni a favore del patrimonio artistico del Paese. L’esposizione presenta 80 nuclei di opere, per un totale di 212 manufatti restaurati grazie a Intesa Sanpaolo nel biennio 2016-2017. Le opere appartengono a 17 regioni italiane: oltre a Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Liguria, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Calabria e Puglia, già interessate nelle precedenti edizioni, per la prima volta sono state coinvolte Friuli Venezia Giulia, Umbria, Basilicata, Molise, Sardegna e si conta anche una presenza estera, proveniente da Dresda. In questa edizione Intesa Sanpaolo ha collaborato con 44 enti di tutela (Soprintendenze, Poli Museali e Musei autonomi) e sono 63 gli enti proprietari. Un imponente lavoro di recupero, che ha coinvolto 205 professionisti del restauro in tutta Italia, incluso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” con cui Intesa Sanpaolo ha stabilito da tempo una collaborazione continuativa. La mostra copre un arco cronologico di quasi 40 secoli, spaziando dall’antichità al contemporaneo fornendo così un ampio panorama del patrimonio artistico italiano. Tra le opere esposte, gli affreschi della Tomba di Henib, dal Museo Egizio di Torino; la preziosa Testa di Basilea, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; il Ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Anton Van Dyck, da Palazzo Reale di Genova; San Girolamo penitente di Tiziano, dalla Pinacoteca di Brera; San Daniele nella fossa dei leoni di Pietro da Cortona, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, fino a opere di Morandi, Burri e Twombly. Nella grande varietà non mancano oggetti particolari come il Mantello Tupinambà, realizzato con penne e fibre di cotone, giunto tra XVI e XVII secolo in Italia dal Brasile, oggi conservato alla Pinacoteca Ambrosiana, o il seicentesco Clavicembalo dipinto, dal Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. Il percorso espositivo si conclude significativamente con una sala dedicata alle opere danneggiate dal terremoto. Da 29 anni Intesa Sanpaolo, con cadenza biennale, collabora con gli enti ministeriali preposti alla tutela (Soprintendenze, Poli Museali e Musei autonomi) per individuare opere appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia, bisognose di restauro e ne sostiene gli interventi. Dal 1989 ad oggi sono oltre 1300 le opere “restituite” alla collettività: una sorta di ideale museo, con testimonianze che spaziano dalle epoche proto-storiche fino all’età contemporanea, dall’archeologia all’oreficeria, alle arti plastiche e pittoriche. Sono più di 200 i musei, i siti archeologici, le chiese, garanti della destinazione pubblica dei propri tesori, che hanno beneficiato di questo programma, centinaia i laboratori di restauro qualificati, distribuiti da Nord a Sud, incaricati dei restauri ed altrettanti gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede storico-critiche per i cataloghi. (red)

 

SIENA: I TAPPETI “ETRUSCHI” DI LINDE BURKHARDT 

 

Fino al 23 settembre il Santa Maria della Scala di Siena ospita la mostra “Linde Burkhardt Dalle gioie degli Etruschi. Un dialogo contemporaneo”. L’esposizione, organizzata dal Comune in collaborazione con il Polo Museale della Toscana, presenta sette grandi tappeti realizzati fra il 2015 e 2018 ed ispirati ad affreschi, bassorilievi o dischi di piombo iscritti che richiamano aspetti del mondo religioso e della società degli Etruschi (l’osservazione del volo degli uccelli, i banchetti, le danze, i giardini e le ceramiche) seguendo il filo conduttore, spesso richiamato per il mondo etrusco, della “gioia di vivere”. I tappeti sono accompagnati da alcuni materiali provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Siena, abbinati ai singoli tappeti in base alle rispettive tematiche: vasellame da banchetto, urne con banchettanti, urne iscritte. Questo dialogo tematico tra gli oggetti del Museo ed i tappeti di Burkhardt è anche un tentativo di stimolare una riflessione sul rapporto tra la vita quotidiana di oltre 2mila anni fa e quella contemporanea, intrecciando narrazione, storia, arte e artigianato contemporaneo.

(© 9Colonne - citare la fonte)