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PAPA CONTRO L'ABORTO: COME AFFITTARE SICARIO

PAPA CONTRO L'ABORTO: COME AFFITTARE SICARIO

No all’aborto. Stavolta è Papa Francesco a dirlo, con una forza e una chiarezza quasi inedite per lui. Bergoglio parla durante la messa a San Pietro del quinto comandamento, ‘non uccidere’, e poco dopo arriva sul tema più scottante, specie dopo l’iniziativa del Comune di Verona che ha fatto molto discutere nei giorni scorso: “Un approccio contraddittorio” al comandamento e alla vita, dice il Papa “consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? Io vi domando – chiede il Papa ai fedele - : è giusto “fare fuori” una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Non si può, non è giusto “fare fuori” un essere umano, benché piccolo, per risolvere un problema. E’ come affittare un sicario per risolvere un problema”.Parole durissime, che vanno ancora più in profondità: “Da dove viene tutto ciò? La violenza e il rifiuto della vita da dove nascono in fondo? Dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo. Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza, cioè è un modo di dire: “interrompere la gravidanza” significa “fare fuori uno”, direttamente”. Secondo il Pontefice invece “un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall’egocentrismo e farmi crescere nell’amore. La vita vulnerabile ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata su sé stessa e scoprire la gioia dell’amore”.  L’ultimo attacco è per “gli idoli di questo mondo” che conducono l’uomo “a rifiutare la vita: “il denaro – meglio togliere di mezzo questo, perché costerà –, il potere, il successo. Questi sono parametri errati per valutare la vita. L’unica misura autentica della vita qual è? E’ l’amore, l’amore con cui Dio ama ogni vita umana”.

(Sis)

 

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