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direttore Paolo Pagliaro

I miliardi della Ue
per le migrazioni

I miliardi della Ue <br> per le migrazioni

di Paolo Pagliaro

(1 febbraio 2019) La maggior parte delle persone che arrivano in Europa per chiedere protezione non lo fa sui barconi, ma  attraversa le frontiere in automobile, in treno o in aereo utilizzando un visto turistico. Questo spiega perché il numero di domande di protezione internazionale presentate in Italia sia molto più alto del numero degli sbarchi registrati dal Viminale.
E spiega anche perché in Francia, Germania e altri paesi nord-europei i richiedenti asilo siano di più che in Italia. Nella classifica per numero di domande ricevute, espressa in percentuale rispetto alla popolazione, il nostro Paese è al sedicesimo posto.  I fondi dell’Unione europea per le migrazioni sono dunque distribuiti tra tutti gli Stati membri, anche se l’Italia ne é il maggior beneficiario.
Sotto la voce asilo, migrazione, integrazione e sicurezza interna l’Unione ha distribuito negli ultimi cinque anni 8 miliardi e 300 milioni di euro. All’Italia sono andati 930 milioni, che sono serviti a pagare anche gli straordinari dei poliziotti, l’equipaggiamento della guardia costiera e lo stipendio di traduttori e mediatori culturali.
Altri ingenti stanziamenti sono andati fuori dai confini europei. 6 miliardi in Turchia, che ospita tre milioni di rifugiati. 4 miliardi in Africa per programmi che hanno coinvolto cinque milioni di persone. 1 miliardo e 600 milioni per progetti di assistenza in Giordania, Libano e Iraq.
Nei prossimi anni i fondi distribuiti dalla Commissione europea per aiutare gli Stati nella gestione delle politiche migratorie aumenteranno a 35 miliardi.  Poco rispetto a ciò di cui ci sarebbe bisogno, troppo per dire che l’Europa non sta facendo niente.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)