Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Tra arte e associazionismo: le storie dei giovani
italo-argentini a Palermo

Non parlano benissimo l’italiano, ma conoscono bene il linguaggio dei sorrisi e degli sguardi complici. E’ tutto quello che serve per farci raccontare la loro storia: sono tre giovani, vivono in Argentina, hanno origini italiane e sono orgogliosi di essere a Palermo insieme a un centinaio di altri ragazzi provenienti da ogni angolo del mondo. Con i loro coetanei hanno il compito di creare una rete di giovani italiani nel mondo, stimolati dal Consiglio generale degli italiani all’estero. Gino, 29 anni, è un artista plastico. Il nonno, della provincia di Parma, “è emigrato dopo la guerra per un futuro migliore”, racconta orgoglioso. In casa ha respirato sempre aria di “italianità” e lo scorso anno, grazie a una borsa di studio, ha potuto visitare la sua città d’origine. Ma anche Firenze e Venezia: “Per un appassionato d’arte come me è stato fantastico”. Anche Enzo, 33 anni di origini friulane, è un artista. Lavora il vetro e insegna arte. Per lui il Seminario di Palermo è “fabuloso” perché attraverso la rete “parlano culture diverse”. C’è poi Paula, 24 anni, il nonno della provincia di Brescia, emigrato nel 1947. Studia diritto e fa parte dell’Associazione giovanile italo-argentina. Cosa si aspetta dal Seminario di Palermo? Che “tutto questo non vada perduto”, ma che sia davvero “un’opportunità per tutti i giovani italiani all’estero, soprattutto per chi è lontano dall’Europa”. (PO / Sip - 19 apr)

(© 9Colonne - citare la fonte)