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direttore Paolo Pagliaro

I poveri sono diversi
da come li immaginiamo

I poveri sono diversi <br> da come li immaginiamo

di Paolo Pagliaro

(24 aprile 2019) O in Italia i poveri non sono così numerosi come ci dice l’Istat, oppure la povertà è diversa da come se la immaginano governo, Parlamento, istituto di statistica e giornali. Sta di fatto che le domande per il reddito di cittadinanza sono meno di quelle previste ed è inferiore alle attese anche l’importo medio riconosciuto a ogni richiedente. Ha presentato domanda il 65%   di chi si pensava ne avesse diritto, e un quarto delle domande è stato comunque respinto. Quanto all’importo medio liquidato dall’Inps, è sceso da 780 a 520 euro perché – come ha spiegato oggi il nuovo presidente dell’Istituto professor Tridico - molti italiani sono possessori di casa o la utilizzano senza dichiarare l’affitto perché non lo pagano.

La situazione potrebbe cambiare nei prossimi mesi. D’altra parte anche il reddito d’inclusione voluto dai governo di centrosinistra ebbe all’inizio un’accoglienza tiepida e poi decollò .
Ma è possibile invece che abbia ragione Giuseppe De Rita, che per anni, con il Censis, ci ha messi in guardia contro gli stereotipi sulla povertà, ricordando che c’è in Italia un grande e crescente risparmio, un  risparmio privato tra i più elevati al mondo, che viene usato per creare altro risparmio.  C’è un vasto patrimonio, che viene messo a reddito. Ci sono 16 milioni di pensioni che assolvono a funzioni sociali più rilevanti rispetto a quella di pura tutela per la vecchiaia e che riducono il rischio povertà per le famiglie più vulnerabili. C’è un welfare tra i più generosi, ancorché frammentati, d’Europa. E c’è infine un’economia sommersa che vale 200 miliardi l’anno. 
Anche di questa Italia ci parla l’avvio stentato del reddito di cittadinanza.

(© 9Colonne - citare la fonte)