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direttore Paolo Pagliaro

Don’t fear the light, RomaEuropaFestival
porta il minimalismo in Italia

Musica
Concerti, dischi, biografie, tributi e novità dalla Rete. Lo "Speciale musica" si snoda lungo il variegato mondo del rock e del pop attraverso personaggi, sonorità e aneddoti "unici nel loro genere". Ogni settimana vengono pubblicate le notizie riguardanti gli artisti italiani e stranieri, dai mostri sacri alle giovani promesse nate nei talent show. Un servizio che consente di essere sempre aggiornati sulle hit del momento e sulle star immortali.

Don’t fear the light, RomaEuropaFestival <br> porta il minimalismo in Italia

Con Don’t fear the light, l’edizione del RomaEuropaFestival 2019 che andrà avanti ancora per due settimane, con il gran finale affidato a Christan Fennesz e a Ryuichi Sakamoto, ha toccato già ieri una delle sue punte di eccellenza. Protagonisti all’Auditorium Parco della Musica, le sorelle pianiste Katia e Marielle Labèque, che hanno ospitato nella loro dream house minimalista Bryce Deffner, chitarrista dei The National, e David Chalmin. Un quartetto, un ensemble che procede a briglia sciolta, in un esperimento eclettico in cui pianoforti e chitarre si alternano, si inseguono, si accompagnano tra passeggiate rock in punta dei piedi (Electric counterpoint di Steve Reich), sonate alla Debussy come i Four Movements di Philip Glass interpretate dal duo Labèque, e le numerose prime esecuzioni italiane a impreziosire il programma. La più attesa quella che dà il titolo al concerto, in cui è possibile perfino immaginare sovrapposto il dolce lamento di Thom Yorke, autore del brano; la più sperimentale El Chan, di Dessner, che mescola musica classica, minimalismo contemporaneo ed ispirazione messicana, nella sua nuova versione con chitarre ed elettronica. Un esperimento, quello delle sorelle Labèque, che nasce a Londra nel 2011 (“quando ci hanno chiesto di gestire un piccolo festival al Kings Place di Londra dal titolo “50 years of minimalism”) e Romaeuropa Festival ha portato nella capitale in prima nazionale, in corealizzazione con la Fondazione Musica Per Roma e Accademia Nazionale Santa Cecilia con una mission preciso, dare spazio a quel movimento minimalista che, come dice Chalmin, ha ridato ai musicisti degli anni 50 e 60 il diritto di scrivere musica in grado di comunicare con il pubblico, ricreando un legame tra musica colta e musica popolare”.

“THIS IS HOW (WE WANT YOU TO GET HIGH)”, L’INEDITO POSTUMO DI GEORGE MICHAEL
E’ in radio e su tutte le piattaforme digitali “This Is How (We Want You To Get High)”, primo brano inedito di George Michael dal 2012. La canzone, scritta e prodotta da George Michael in collaborazione con James Jackman, è pubblicata come singolo da Universal Music e fa parte della colonna sonora del film “Last Christmas”, ispirato alla musica di George Michael e degli Wham!. “This Is How (we want you to get high)”, registrato durante le ultime sessioni in studio di George, è il primo materiale originale che viene condiviso dal 2012. Il brano, un classico di George Michael dal ritmo funky, è stato registrato presso gli Air Studios di Londra. Il testo, scritto esclusivamente da George, racconta dei mali della società con la caratteristica miscela di umorismo e autoironia tipica della pop star inglese.

THE SCRIPT, IL RITORNO CON “SUNSETS & FULL MOONS”E’ uscito “Sunsets & Full Moons”, il nuovo album di The Script. Il sesto album della band irlandese è stato anticipato dal singolo “The Last Time”. E’ stato lo stesso gruppo capitanato da Danny O’Donoghue ha prodotto il lavoro ai Metropolis Studios, con l’aiuto per il missaggio di Mark “Spike” Stent (Coldplay, Beyoncé, Frank Ocean), oltre a Manny Marroquin (Post Malone, Lizzo, Dua Lipa) e Dan Frampton (AuRa, Maejor, Jack Savoretti). Questa la tracklist di “Sunsets & Full Moons”: “Something Unreal”, “The Last Time”, “Run Through Walls”, “If You Don’t Love Yourself”, “Hurt People Hurt People”, “Same Time”, “Underdog”, “The Hurt Game”, “Hot Summer Nights”.

“IL BAMBINO DI ALEPPO” È IL NUOVO SINGOLO DI ANGELO IANNELLI
Da oggi è disponibile in download e in streaming “Il bambino di Aleppo” (Paflaggero Dischi), il nuovo singolo del cantautore e scrittore romano Angelo Iannelli. “In una mia vecchia canzone scrissi che siamo soltanto dei puntini in volo… – racconta Iannelli – Anche questo brano parla dell’eccessiva importanza che a volte ci diamo: immersi e persi nelle nostre piccole e insignificanti attività quotidiane, spesso preferiamo non guardare ciò che accade realmente attorno a noi, forse perché non guardare è anche non sapere. E crediamo che sia meglio così. Questa riflessione e il fatto di aver vissuto in Siria per diversi mesi tra il 2008 e il 2011, fino a qualche settimana prima dell’inizio della guerra, mi hanno spinto a dedicarmi al Bambino di Aleppo”. Brano rock con chitarre distorte e il ritmo incalzante della batteria, “Il bambino di Aleppo” ha un testo che mette in luce i nostri volti che si girano davanti alle lacrime dei bambini che muoiono per le strade della Siria, tuttora sotto bombardamento. Il riff distorto della chitarra è un martello a tempo con la batteria che ricorda i tasti di una vecchia macchina da scrivere che narra senza pietà le contrapposizioni dei nostri tempi.

CAPITOLOSECONDO, IL NUOVO ALBUM DI MARIO GRANDE TRA POP E ROCK

"#capitolosecondo" è il titolo del nuovo album del cantautore romano Mario Grande, disponibile da oggi - venerdì 8 novembre - in tutte le piattaforme digitali pubblicato da MBC musica e distribuito da Pirames International. Il tempo è il filo conduttore di questo lavoro. Il tempo come rimpianto ed emozione che attraversa dieci tracce d'autore nella melodia di brani come "Immobile" o come nella ballad "Il canto delle stelle", dove riecheggiano i versi del padre, il poeta Adriano Grande. L'arrangiamento acustico de "Il tempio delle vanità", la metaforica “Io e te”, ma soprattutto “Ogni singolo momento” e “In qualche angolo di me” dove le sonorità dei '70 sono le protagoniste del sound. E poi c'è il rock più vivace di "Contrasto matematico" e "Il nemico” con le sue aperture electro, per poi aprire al britpop internazionale di  "Bandiera al vento" e "Al mercato delle foglie". Nel disco convivono le due anime dell'autore: il pop più romantico e introspettivo che abbraccia il rock dall'anima ribelle e critica verso la società contemporanea. Un "secondo capitolo" che annuncia proprio il secondo album pubblicato dall'artista, ma anche una nuova pagina della sua vita personale che racconta intensamente nei testi. Fra i musicisti che hanno partecipato alla realizzazione dell'album: Phil Palmer, Marco Rinalduzzi, Francesco Arpino, Cristiano Micalizzi, Elio Buselli, Tommaso Morrone, Luca Trolli, Salvatore Corazza, Serena Caporale, Fabrizio Palma, Rossella Ruini e Laura Fioriti. La pubblicazione dell'album è accompagnata dal videoclip e singolo "Immobile" che vede l'artista anche dietro la macchina da presa in qualità di regista e sceneggiatore. Nelle parole dell'autore è descritta l'immobilità nell'aspettare qualcuno che forse non arriverà o non ritornerà mai. L'impossibilità del riuscire a superare il ricordo di un amore finito o semplicemente desiderato dal profondo. Le immagini, realizzate nella cornice di Villa Borghese a Roma, raccontano la storia di un uomo che “immobile nel suo amore” parte dal 1930 e, superando la barriera del tempo, arriva fino ai giorni nostri per incontrare e testimoniare alla sua amata l’esistenza di un’altra vita insieme e di un antico sentimento. (red)

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