di Paolo Pagliaro

(25 novembre 2019) L’università è una delle istituzioni cardine di un paese avanzato. Il quadro che dell’università italiana ci viene trasmesso è in genere desolante, fatto di istituzioni mediocri, processi di selezione clientelari, studenti lasciati a loro stessi e una diffusa mortificazione della cultura del merito. Questa immagine è sostanzialmente falsa.
L’Italia infatti supera tutti gli altri Paesi per numero di istituzioni universitarie tra le prime 1000 del mondo. Esaminando i ranking principali per prestigio e risonanza, si scopre che tra le top 1000 c’è il 40% delle università italiane, mentre gli Stati Uniti piazzano solo l’8% delle loro. Anche tra le prime 500 reggiamo il confronto con Francia, Germania e Cina, E quando si fa notare che nessun ateneo italiano è nella classifica dei primi cento, occorre tener presente che noi abbiamo 99 università, la Germania 354 e gli Stati Uniti 2043.
Presentando questi dati sulla reputazione internazionale delle università italiane, l’indagine del associazione “Italiadecide” realizzata con Intesa Sanpaolo fa notare inoltre come i parametri utilizzati dai principali ranking internazionali penalizzino la realtà italiana perché valutano le singole università e non il sistema universitario nel suo complesso
Se la reputazione del sistema universitario italiano è migliore di quella che trasmettono i media, ciò è peraltro dovuto – secondo Italiadecide - più al comportamento dei singoli ricercatori o di gruppi di ricerca specifici che non alle politiche pubbliche. La conclusione è che dovemmo investire di più e soprattutto che dovremmo avere più stima e fiducia in noi stessi.