di Paolo Pagliaro

Ci sono cinque regioni in cui il sistema sanitario funziona bene e in cui le prestazioni vengono erogate rispettando i livelli essenziali di assistenza. Queste regioni dove hanno la fortuna di abitare 27 milioni di italiani sono, nell’ordine, l’Emilia Romagna, la Toscana, il Piemonte, il Veneto e la Lombardia. Ci sono invece altre cinque regioni in cui la qualità del servizio sanitario è molto al di sotto dello standard medio nazionale. La peggiore è la Campania, seguita dalla Provincia autonoma di Bolzano, dalla Sardegna, dalla Calabria e dalla Valle d’Aosta. In queste regioni va sprecata una percentuale particolarmente alta delle risorse stanziate grazie a chi paga le tasse. In Campania viene erogato il 53% dei servizi finanziati dallo Stato, in Emilia Romagna quasi il 93.

Questa fotografia delle disuguaglianze regionali è stata scattata dalla Fondazione Gimbe, che da anni tiene sotto osservazione l’evoluzione del sistema sanitario. E’ un selfie che si fanno non tanto gli ospedali quanto le classi dirigenti locali. E a dirla tutta, sorprende assai che tra le peggiori d’Italia figuri il ricco Alto Adige.

Dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che in Italia il diritto alla tutela della salute continua a essere legato al codice di avviamento postale. Se nasci nel posto sbagliato, rischi.