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direttore Paolo Pagliaro

Hanno chiuso per noi
risarciamo le imprese

di Paolo Pagliaro

(17 aprile 2020) Tra i più attivi nell’immaginare in che modo possa essere evitato il tracollo delle imprese e dunque dell’economia ci sono i due ex ministri del Tesoro Giancarlo Padoan e Giovanni Tria. Il primo – ministro nei governi Renzi e Gentiloni - è tra gli ispiratori del sussidio di disoccupazione europeo . E’ un fondo da 100 miliardi, 15 o 20 dei quali destinati all’Italia. Ora Padoan insieme ad altri 6 economisti della Luiss (Bastasin, Bini Smaghi, Messori, Micossi, Passacantando e Toniolo) firma un appello perché le decisioni di finanziamento e di spesa assunte a livello europeo e nazionale, 110 miliardi in tutto, non vengano bloccate da ostacoli amministrativi, cioè da un eccesso di burocrazia, o da speculazioni politiche di piccolo cabotaggio. 
Giovanni Tria, ministro nel primo governo Conte, insieme al suo collega economista Pasquale Lucio Scandizzo, si intesta invece una proposta radicale, che è quella di ridare ossigeno alle imprese non solo con prestiti garantiti dallo Stato ma anche con finanziamenti a fondo perduto. 
Si tratterebbe, in sostanza, di risarcire il sistema produttivo per le mancate entrate nel periodo di totale o parziale lockdown. Le somme verrebbero erogate in base alla verifica del divario tra il fatturato 2020 e quello dell’anno scorso. Tria e Scandizzo hanno previsto un meccanismo finale di conguaglio e hanno calcolato in circa 70 miliardi il costo dell’operazione- Una parte di questo denaro rientrerebbe sotto forma di imposte e contributi, che svanirebbero se le imprese fallissero, mentre in cambio del paracadute offerto dal governo, le aziende dovrebbero impegnarsi a mantenere i livelli occupazionali. Il messaggio è chiaro: visto che le imprese hanno chiuso per garantire la salute di tutti, ora è giusto che tutti si preoccupino della loro sopravvivenza.

(© 9Colonne - citare la fonte)