Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Gestire del denaro
o fare delle cose?

Gestire del denaro <br> o fare delle cose?

di Paolo Pagliaro

(20 aprile 2020) Negli ultimi anni l’attività economica è passata dal “fare delle cose” a “gestire del denaro”, ma l’emergenza coronavirus ha ripristinato le gerarchie. E’ sotto gli occhi di tutti quanto poco abbia da dire la finanza e quanto sia essenziale invece il lavoro di camionisti, magazzinieri, addetti alle consegne, agenti di polizia, vigili del fuoco, manutentori, cassieri dei supermercati, impiegati, badanti, agricoltori, operai. Insieme a medici, infermieri e farmacisti, sono loro che mettono a repentaglio la propria salute per consentire a tutti gli altri di chiudersi in casa e di tenere riunioni su Zoom o su Skype.
In un articolo apparso qualche giorno fa sul New York Times, il filosofo Michael Sandel – che ha molti lettori anche in Italia - ha fatto questo lungo elenco di lavoratori utili sostenendo che dovremmo riconfigurare la nostra economia e la nostra società avendo loro come parametro. Applicando cioè ad essi quei criteri meritocratici con i quali in genere giustifichiamo la trasmissione dei privilegi per diritto ereditario.
Scrive Sandel che dovremmo aumentare i loro salari, e dovremmo ridurre il peso delle imposte sul lavoro aumentando quello sulle transazioni finanziarie e la ricchezza.
L’articolo del filosofo di Harvard ha aperto un dibattito con migliaia di interventi e affronta questioni di cui in Italia si occupa con crescente incisività il Forum delle disuguaglianze. Tra le 15 richieste del Forum, coordinato da Fabrizio Barca, la prima è quella di estendere la protezione sociale a tutti i lavoratori che ne sono ancora privi e che in Italia – data la straordinaria diffusione del lavoro precario e irregolare – sono alcuni milioni. Dobbiamo anche a loro se in questi due mesi il sistema è rimasto in piedi.

(© 9Colonne - citare la fonte)