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direttore Paolo Pagliaro

E se invece che filo-cinesi
ci scoprissimo europei?

E se invece che filo-cinesi <br> ci scoprissimo europei?

di Paolo Pagliaro

(5 maggio 2020) Tra Stati Uniti e Cina, la maggioranza degli italiani pensa che sia meglio avere come alleata la Cina. 36% contro 30, secondo un sondaggio Swg-Kratesis presentato al Centro Studi Americani. 
Agli intervistati è stato chiesto quali sono i paesi amici dell’Italia: al primo posto viene indicata appunto la Cina, al secondo la Russia. La lista dei paesi nemici vede invece ai primi due posti Germania e Francia, seguiti da Regno Unito e Stati Uniti. 
L’epidemia di coronavirus sembra insomma aver sconvolto le amicizie internazionali. E’ quello tsunami geopolitico di cui nell’ultimo mese molto si è scritto. 
Ci si chiede quanto gli Stati Uniti siano causa del loro male. La logica dell’ “America first” applicata ai dazi può far parte del gioco, ma applicata ai vaccini risulta inaccettabile e persino odiosa. 
Quanto all’Europa, che dovrebbe essere il primo anello del nostro naturale spazio geopolitico, essa è sicuramente debole, e lo è anche perché così l’hanno voluta i suoi membri, restii a cederle quote di sovranità. Ma in questa fase è più attiva di quanto venga percepito in Italia: sospendendo i criteri di Maastricht per i deficit di bilancio, impegnando la Bce nell’acquisto massiccio di titoli di stato, garantendo con la Bei i prestiti alle imprese, creando un fondo per i disoccupati, riformulando il Mes senza porre particolari condizioni a chi ne usufruisce. 
L’Europa da noi è oggetto di un sistematico boicottaggio, che si avvale spesso di menzogne. Secondo la più recente, circa metà degli aiuti dell’Unione andrebbero alla Germania. Notizia falsa perché confonde gli aiuti europei con gli aiuti di stato, che sono i soldi che ogni paese destina alle proprie imprese. La Germania ha stanziato mille miliardi contro i 3-400 dell’Italia, è vero: ma questa volta l’Europa non c’entra.

(© 9Colonne - citare la fonte)