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direttore Paolo Pagliaro

Bentornata
educazione civica 

Bentornata <br> educazione civica 

di Paolo Pagliaro

(14 settembre 2020) L’anno scolastico che è cominciato più o meno oggi, meriterà di essere ricordato non solo per le tante faticose precauzioni contro la minaccia del coronavirus, ma anche per il ritorno dell’ora di educazione civica. 
Questo insegnamento era stato introdotto nel 1958, quando si pensava che il senso civico andasse coltivato. Ma fu abolito nel 1990, quando prevalse l’idea che i soldi per i docenti potevano essere risparmiati perché la materia in fondo non era di competenza della scuola. Si pensò che di questioni come il senso civico dovessero occuparsi le famiglie, i media, la Chiesa o qualche altra agenzia educativa, con i risultati che anche in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti. 
Il ritorno dell’ora di educazione civica era da tempo al centro del dibattito parlamentare, ma la spinta decisiva è venuta l’anno scorso grazie al voto pressoché unanime con cui la Camera ha approvato una legge proposta dalla Lega. 
L’insegnamento, in tutti i gradi dell’istruzione, sarà obbligatorio. Nelle 33 ore previste si approfondiranno tre grandi temi: la Costituzione, lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza digitale. Alla fine ci sarà un voto. 
Le linee guida diffuse dal ministero parlano di educazione al pensiero critico, sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrasto del linguaggio dell’odio. 
Non ci si attendono miracoli, la scuola è in piena emergenza, ma ora almeno sappiamo che il compito di formare dei buoni cittadini le è stato restituito.

(© 9Colonne - citare la fonte)