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Premi Limina 2020, ecco i migliori libri sul cinema

Si è svolta, quest’anno online, la cerimonia di conferimento del XVIII Premio Limina per i migliori libri sul cinema, organizzato annualmente dalla CUC - Consulta Universitaria del Cinema, l’associazione italiana che raccoglie oltre 300 docenti e ricercatori universitari di cinema, fotografia, televisione e media audiovisivi. I premi sono stati consegnati da Giulia Carluccio, presidente della CUC e pro-rettrice dell’Università di Torino.

 Il premio per il miglior libro italiano di studi sul cinema è stato attribuito a Simona Busni (Università della Calabria), per il volume Michelangelo Antonioni. L’alienista scettico (edito da Fondazione Ente dello Spettacolo nel 2019) che attraverso un originale utilizzo della letteratura di riferimento e una riflessione articolata sui grandi temi che hanno fatto di Michelangelo Antonioni l’indiscusso osservatore della “malattia dei sentimenti”, dell’alienazione e dell’incomunicabilità – l’universo femminile, i paesaggi incantati, l’incontro casuale in cui irrompe il reale.

 Il premio per la migliore traduzione italiana di un importante contributo agli studi cinematografici è andato al volume dello studioso finlandese Jussi Parikka Archeologia dei media. Nuove prospettive per la storia e la teoria della comunicazione (pubblicato da Carocci). L’edizione è stata curata da Ruggero Eugeni (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Simone Venturini (Università di Udine) e tradotta da Enrico Campo e Simone Dotto. Il volume propone un’indagine sulle tecnologie che si apra a una prospettiva non lineare e transdisciplinare, che coniughi analisi storico-sociali, politiche, materiali ed estetiche.

 Il premio per il miglior libro internazionale di studi sul cinema, attribuito dall’editorial board della rivista scientifica Cinéma& Cie. International Film Studies Journal, è stato assegnato al volume di Thomas Elsaesser, European cinema and continental philosophy: Film as thought experiment (Bloomsbury, 2019). Elsaesser, studioso di livello internazionale scomparso prematuramente nel dicembre del 2019 durante un periodo di docenza in Cina, è stato uno degli studiosi europei più attivi e originali negli ultimi decenni, fondatore dei dipartimenti di film studies alla University of East Anglia e all’Università di Amstedram. Il premio è stato consegnato alla moglie Silvia Vega-Llona.

(red – 9 nov)

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