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direttore Paolo Pagliaro

I ricchi investono
sul welfare privato 

I ricchi investono <br> sul welfare privato 

di Paolo Pagliaro

(23 novembre 2020) I benestanti italiani, cioè quelli che hanno da parte almeno 500 mila euro, sono circa un milione e mezzo. Il valore medio dei loro patrimoni finanziari è di 760 mila euro. Così dice il Censis, che della classe agiata ha studiato composizione, abitudini e opinioni. Giungendo alla conclusione che i ricchi non solo potrebbero dare una mano all’Italia per rimettersi in piedi dopo il disastro coronavirus, ma sarebbero anche disposti a farlo. Secondo un rapporto che il Censis ha realizzato per l’ Associazione Italiana Private Banking, il 75% dei benestanti si dice pronto a finanziare con i propri capitali investimenti di lungo periodo come la costruzione di nuovi ospedali o la diffusione della banda ultralarga. E solo il 18% teme l’introduzione di una tassa patrimoniale.
Come tutti, anche i benestanti temono le incertezze di questo periodo, il 46% le malattie, il 39% le minacce al reddito. Ma il dato più significativo è che anche loro sono consapevoli che lo Stato non potrà dare tutto a tutti per sempre.
 E infatti per l’87,5% la priorità è investire in coperture assicurative per la salute, la vecchiaia, l’educazione dei figli. La maggioranza dei ricchi si aspetta che in futuro il sistema di welfare pubblico garantisca i servizi essenziali (ad esempio, le terapie intensive e gli interventi salvavita) e che per il resto chi può dovrà pagarsi le prestazioni. E’ una prospettiva realistica un po’ per le condizioni in cui si trovano i conti pubblici un po’ perché, come sosteneva don Milani, non c’è nulla di più ingiusto che far parti uguali tra disuguali.

(© 9Colonne - citare la fonte)