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Recovery, L'Abbate (M5s) a Confindustria: investire su eco-design

Roma, 22 feb  - "Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella mission 2, si parla di economia circolare e di end of waste. Mi sta bene dunque che noi effettuiamo una incentivazione, un investimento per ottenere delle materie prime seconde e aumentare la percentuale di riciclo, ma quando parliamo di progettazione (e in audizione c'era appunto Confindustria e ho ascoltato i loro progetti), volevo sapere se per loro la parte di eco-desgin era contemplata, perché io non solo devo recuperare i miei rifiuti ma devo fare prevenzione, devo evitare di creare rifiuti". Lo spiega a 9Colonna la senatrice del Movimento 5 Stelle Patty L'Abbate, impegnata questa mattina nelle audizioni di Bei, Confindustria, Cnel, sul recovery plan: in partticolare, la senatrice del Movimento 5 Stelle si è rivolta a Confindustra per avere lumi circa lo sviluppo dell'eco-design, che presuppone un cambio ulteriore di mentalità rispetto al riciclo. "Questo significa che nella fase di progettazione di qualsiasi prodotto, bisogna creare prodotti che già a fine vita io possa separare nelle loro parti, recuperarli e migliorare la percentuale di riciclo. Quindi per esempio posso fare un prodotto che inizialmente possa fare a meno dell'imballaggio, o prevedere un imballaggio sostenibile". Oppure, continua L'Abbate, "prendere una materia prima che si trova nel luogo in cui viene prodotto e non una che ha bisogno di un trasporto, che significa abbattere la produzione di Co2. Questo è eco-design, studiare il tutto in modo da abbattere gli impatti ambientali di Co2 nell'atmosfera, dei vari microinquinanti e magari la parte di materie prime e di risorse che noi prendiamo dalla natura". (PO / Sis)

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