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Covid, Garavini (Iv): sostenere italiani all’estero con servizi consolari

Roma, 14 giu - “Stanno arrivando tante segnalazioni da parte di connazionali, in particolare da Barcellona ma anche da altre realtà territoriali, penso a Zurigo o alla Germania, che lamentano la difficoltà ad accedere ai consolati e soprattutto la difficoltà a ottenere servizi consolari, in primis l’emissione del passaporto e della carta d’identità elettronica". Così a 9colonne la senatrice di Italia Viva Laura Garavini. "Il problema - continua la parlamentare eletta in Europa - è che durante i mesi del lockdown tanti connazionali si sono astenuti dal chiedere documenti d’identità, perché chiaramente le restrizioni rendevano il tutto meno urgente. Adesso purtroppo, con l'allentamento delle misure restrittive legate al Covid, c’è un surplus di richieste e contemporaneamente il fatto che i nostri uffici lavorino a tempo ridotto, spesso in smartworking o a giorni alternati, fa sì che si stia creando un grosso imbuto che provoca grande disagio nei nostri connazionali. Il mio suggerimento è quello di fare riferimento al sevizio di digitalizzazione per i servizi Aire che si chiama 'Fast It', che si trova sul sito del Consolato. Resta comunque la necessità che il più in fretta possibile entrino in funzione le centinaia di funzionari che grazie alle risorse di legge di bilancio siamo riusciti a prevedere". Come faranno ora questi connazionali a muoversi nel mondo? "La cosa importante è che dal punto di vista normativo abbiamo previsto la proroga dei documenti scaduti, quindi chi è in possesso di un passaporto o di una carta d'identità scaduti quest'anno, sappia che valgono fino al settembre di quest'anno: anche le autorità straniere in Europa sono state informate dal ministero degli Esteri e dal ministero dell'Interno, quindi per i connazionali che intendono rientrare in Italia per le ferie non dovrebbero esserci problemi, proprio perché abbiamo dilazionato la durata dei documenti scaduti. Resta però lo stesso il problema laddove i connazionali dovessero relazionarsi con istituti di credito locale, è chiaro che con gli enti privati il problema rimane" conclude Garavini. (PO / Civ / Roc) ////

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