Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres si è pronunciato a favore di un “dialogo” continuo con i talebani in Afghanistan, anche per cercare di arginare una più che possibile ripresa del terrorismo islamico a livello internazionale. “Dobbiamo mantenere un dialogo con i talebani – ha detto Guterres - per affermare direttamente i nostri principi, un dialogo che abbia per sottinteso il sentimento di solidarietà con il popolo afghano”. "Il nostro dovere – ha detto ancora il segretario generale dell’Onu - è di estendere la nostra solidarietà a un popolo che soffre molto, dove milioni e milioni di persone rischiano di morire di fame”. Secondo Guterres, la comunità internazionale deve a tutti i costi evitare un “crollo economico” in Afghanistan. Pur non ipotizzando la revoca delle sanzioni internazionali e lo sblocco dei beni congelati nel mondo del governo deposto di Kabul, secondo Guterres diversi “strumenti finanziari” potrebbero aiutare a mantenere a galla il Paese e consentire all'economia di “respirare”. In ogni caso, il segretario generale dell’Onu ribadisce che di fatto non esistano garanzie affinché le richieste della comunità internazionale in merito alla tutela dei diritti delle donne vengano accolte dai talebani in cambio del supporto economico in quanto “la situazione è imprevedibile e poiché è imprevedibile, dobbiamo coinvolgere nella discussione i talebani, se vogliamo che l'Afghanistan non sia la centrale del terrorismo, se vogliamo che le donne e le ragazze non perdano tutti i diritti acquisiti nel periodo precedente, se vogliamo che le diverse etnie si sentano rappresentate”. (10 SET - DEG)