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Femminicidio, Papatheu (Fi): idea Pdl per punire chi sa di minacce e non denuncia

Roma, 16 set - Contro la violenza di genere e i femminicidi “bisogna intervenire sull’indifferenza che ormai caratterizza questa società. Nel caso di Vanessa di Aci Trezza, nel caso di Antonella, nel caso di Sonia, scopriamo poi dalle testimonianze dopo la morte che qualcuno sapeva, qualcuno conosceva le minacce… Addirittura l’ex compagno di Antonella (Antonella Zorzin, uccisa dall’ex compagno nel vicentino, ndr) è uscito di casa dicendo ‘vada ad ammazzarla, ad aspettarla sotto casa’, da quelle che sono le dichiarazioni giornalistiche. Bisogna fare una profonda rivoluzione culturale che purtroppo in Italia non è stata ancora fatta a dovere”: queste notizie “ci costringono a fare passo indietro, perché mettono paura alle donne, e magari alla fine le spingono a non denunciare, e quella è la strada più facile per essere ammazzate”. Lo dice la senatrice di Forza Italia Urania Papatheu, commentando gli ultimi casi di donne uccise dagli ex compagni di vita. “Dobbiamo continuare a fare la nostra parte in difesa delle donne come legislatori – continua Papatheu - la cosa più importante e che più mi disgusta è sapere che il vicino di casa, o chi per lui, pur sapendo” delle minacce e della situazione di pericolo, “diventa complice non denunciando: io queste persone le condanno, e questo sarà uno dei miei prossimi progetti di legge: sanno, tacciono e questi lo rende complici dell’assassino e con la stessa severità devono essere giudicati e puniti. Devono essere loro a denunciare”. (PO / Sis) ////

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